"I Consorzi Industriali, che sono enti pubblici economici, rappresentano un valido soggetto di interlocuzione tra mondo produttivo e istituzioni ma purtroppo il Governo finora si è dimenticato di noi. Speriamo in una ripresa del dialogo su questioni strategiche per lo sviluppo". Così Luigi Barone, presidente dell'Asi di Benevento e consigliere per il Mezzogiorno della Ficei nel corso della giornata nazionale dei Consorzi Industriali che si è tenuta questa mattina a Roma in un dibattito con il vicepresidente del Pd alla Camera dei Deputati, Piero De Luca, e la sottosegretaria al Sud e alla Coesione Terriroriale, Dalila Nesci. "Sul Pnrr è indispensabile che si rivedano i bandi prevedendo la nostra partecipazione sulle materie delegateci dalla legge, diversamente siamo costretti ad impugnarli. Così come è necessario intervenire sui tempi dei contratti di sviluppo. Ben venga il contratto di sviluppo ad hoc per le Zes varato dal Governo ma è necessario accorciare i tempi. Attualmente la risposta arriva ad oltre 24 mesi dalla richiesta, se vogliamo attrarre investitori e creare nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno bisogna fare tutto massimo in sei mesi", ha insistito Barone che poi ha parlato di Zes e sburocratizzazione: "Le Zes sono nate nel 2017, siamo al 2022 e ancora discutiamo di come migliorarle. Si parta subito dalla riperimetrazione perché ci sono tante Asi che sono sature per errori passati. Si rischia che arrivino investitori e i terreni Zes non ci sono perché furono indicate aree prevalentemente insediate. E poi è necessario fare una vera sburocratizzazione, rivedendo le conferenze dei servizi non solo nei tempi ma anche nei partecipanti. Ci sono enti chiamati ad esprimere pareri che nulla hanno a che fare con i territori interessati dell'investimento. Agli imprenditori dobbiamo dare certezza dei tempi altrimenti la battaglia sarà persa in partenza", ha concluso Barone.
Barone: "Pnrr: indispensabile rivedere bandi e su tempi contratti di sviluppo"
Il presidente del consorzio Asi: "Rischio è che arrivino investitori ma manchino terreni Zes"
Redazione Ottopagine