Nusco

Si è concluso a Nusco, con il “Premio alla Memoria”, il Concorso internazionale “Echi di poesia dialettale 2015”. La prima serata, a Bonito, ha visto un grande afflusso di poeti dall’Italia e dall’estero. Il complesso conventuale di Sant’Antonio da Padova ha fatto da cornice alla manifestazione, arricchito da una collettiva di pittura di Arteuropa, dalle ceramiche di Gaetano Branca, dalle “Perle di neve” di Marianeve Grieco, dalla mostra storica di Gaetano Di Vito. Ad allietare la serata è stata la musica di Daniela Vigliotta e Gerardo Lardieri della Grande Madre, la voce di Luigi Pagliuso e la fisarmonica classica del Maestro Giovanni Molinaro. Presenti ii giurati Andreina Solari di Genova, Giuseppe Vetromile di Napoli, Paolo Saggese di Avellino e il presidente di giuria Emilio De Roma della Grande Madre. Presente il sindaco di Bonito Giuseppe De Pasquale, il consigliere Valerio Massimo Miletti, il presidente della Comunità Montana Valle dell’Ufita Carmine Famiglietti, ed altri numerosi esponenti del mondo culturale campano.

Hanno declamato le loro poesie ben trentaquattro poeti: Maria Ronca, Gaetana Aufiero, Anna Calabrese, Agostina Spagnuolo, Nicola Guarino, Mirella Merino, Bruno Preziosi, Mario Vitale, della provincia di Avellino; da Napoli: Anna Collini, Antonio Covino (Menzione d’Onore), Liliana Fiocca, Ciro Iannone, Francesca Iazzetta, Gaetano Napolinatno, Adele Natali, Anna Tomeo, Maria Nunzia Panico Borrelli, Maria Adele Gubitosi, Fausto Marseglia (Menzione d’Onore); dalla provincia di Benevento Vincenzo Panella (Menzione d’Onore); da Isernia Antonietta di Benedetto; da Roma Gustavo Di Domenico e Luciano Gentiletti (II classificato sez. A); da Viterbo Giancarlo Chierchia; da Siena Giovanni De Luca; dalla provincia di Bari Gerardo Giuseppe Strippoli e Pasquale Patruno; dalla provincia di Foggia Raffaella Angelino (Premio Poesia religiosa); da Reggio Calabria Giuseppe Antonio Fava (II classificato sez. juniores); da Messina Josè Russotti (I classificato sez. A); da Chicago Carolina Molinaro (IIclassificata sez. poeti all’estero); dalla Svizzera Saro Marretta (I classificato sez. poeti all’estero).

 

La poesia di Kaies Najlaoui, poeta tunisino, è stata letta da Salima Abounnasr, studentessa di Casablanca ora a Bonito. Messaggio possente di intercultura per la salvaguardia della pace in un momento in cui l’orizzonte promette solo odi religiosi e incoscienza politica. Il pubblico, numerosissimo, ha ascoltato commosso i versi dai vari accenti, le parlate anche incomprensibili, commuovendosi particolarmente nell’ascolto dei poeti giunti dall’estero dove, nel caso della seconda classificata, il dialetto natio si mescola a versi spagnoli creando una piacevole amalgama linguistica. Particolarmente commossi, questi due poeti giunti d’oltre confine, hanno espresso il loro parere favorevolissimo alla manifestazione con il vivo intento di ritornare e diffondere la nostra voce nel mondo. La serata di Nusco è stata più snella e vivace perché coinvolti i bambini del Campus Estivo di Katia Contino, con la supervisione del professore Giuseppe della Vecchia. Straordinario l’intervento della cantante Angela Natale, voce potente e caratteristica, accompagnata dalla chitarra di Piero Sanacore.

 

Non è mancato l’omaggio a Nusco dell’organetto di Daniela Vigliotta. La manifestazione si è aperta con il saluto del sindaco di Nusco Prof. Ciriaco De Mita che ha riassunto brevemente molti anni di storia nuscana, con un pizzico di ironia ricordando i suoi anni e l’immagine del poeta Agostino Astrominica, i suoi vestiti, il carattere della sua poesia. Il sindaco ha dimostrato di apprezzare molto il nostro riconoscimento spezzando una lancia a favore del dialetto definendolo “lingua”. Non è mancato il saluto della presidente FIDAPA uscente Teresa Iarrobino, nostra validissima collaboratrice. Ha concluso la manifestazione l’intervento critico di Paolo Saggese del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud. La visita a casa Astrominica era d’obbligo, qui Salvatore Passaro, pres. dell’associazione “Nusco Oltre”, ha allestito una mostra permanente della famiglia Astrominica, a quanto emerge, persone dedite all’arte della poesia.
Si conclude così, in terra di Sant’Amato, Echi di poesia dialettale 2015, una fatica lunga un anno ma ricca di soddisfazioni, di nuovi contatti, di consensi oltre gli angusti confini paesani. Il successo, probabilmente è proprio in questo, nel riuscire a superare le piccolezze della quotidianità guardando lontano e avvicinando solo le energie buone lasciandosi alle spalle tutto quanto è negativo, è maligno. Nella serata di Nusco è emerso come, grazie alla poesia, la comunità si ritrova riunita a condividere l’amore e l’orgoglio delle proprie origini dimenticando ogni possibile controversia.

 

Franca Molinaro