Nell'attesa che la diplomazia riesca a muovere qualche passo nella direzione di un accordo di pace, si spera in un miglioramento della situazione umanitaria in Ucraina e per oggi si attende una nuova evacuazione dei civili da Mariupol. Intanto, però, si aggrava ancora il bilancio delle vittime tra i bambini. Secondo i dati diffusi dall'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina, dall'inizio del conflitto 220 bambini sono stati uccisi e almeno 406 sono rimasti feriti. Oggi, quindi, dovrebbe essere attivo un altro corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili da Mariupol, così come annunciato sul canale Telegram del Consiglio comunale della città ucraina. "Continuiamo a fare di tutto per salvare la nostra gente da Mariupol", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. "L'operazione di evacuazione continua", ha aggiunto spiegando che per oggi si attendono anche spostamenti "attraverso i corridoi umanitari da Berdyansk, Tokmak, Vasylivka". In questi giorni, con il coordinamento di Onu e Croce Rossa, i corridoi di evacuazione sono stati attivati sia per i residenti della città, sia per diversi civili messi in salvo dall'acciaieria Azovstal, anche se ce ne sarebbero ancora altri rifugiati nello stabilimento. L'offensiva nel paese, intanto, prosegue.

"Nella direzione di Slobozhansky, il nemico russo ha continuato a bombardare la città di Kharkiv e gli insediamenti vicini", afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nell'ultimo aggiornamento, secondo cui nella direzione di Donetsk i "principali sforzi" russi "continuano a concentrarsi sullo stabilire il pieno controllo sugli insediamenti di Rubizhne e Popasna e avanzare nella direzione degli insediamenti di Lyman e Slovyansk". Nel frattempo si lavora per nuove sanzioni a Mosca. "Stiamo lavorando - ha affermato Zelensky - a nuove sanzioni contro la Russia. Ci aspettiamo un nuovo pacchetto dall'Unione Europea nel prossimo futuro. Questo pacchetto dovrebbe includere misure chiare per bloccare le entrate energetiche della Russia".

Per il presidente ucraino "ora vale anche la pena prepararsi per i prossimi passi nelle sanzioni. In ogni caso - ha proseguito -, dovremo bloccare tutte le operazioni di import-export con la Russia. Perchè è quello il modo con cui fanno soldi a Mosca e non capiscono nemmeno che il diritto internazionale e la pace in Europa devono essere rispettati". Intanto le parole del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che in un'intervista a "Zona Bianca" su Rete4 ha affermato che anche "Hitler aveva origini ebree", hanno sollevato indignazione nel mondo, con reazioni sconvolte giunte da più parti. Per Zelensky, "la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della seconda guerra mondiale". "O forse - ha aggiunto il leader ucraino - non hanno mai studiato quelle lezioni". "Il ministro degli Esteri russo - ha detto il presidente ucraino - ha affermato apertamente e senza esitazione che i più grandi antisemiti sarebbero stati tra gli ebrei stessi. E che Hitler avrebbe avuto sangue ebreo. Come si potrebbe dire questo alla vigilia dell'anniversario della vittoria sul nazismo? Queste parole significano che il massimo diplomatico russo sta incolpando il popolo ebraico per i crimini nazisti. Senza parole". Per Zelensky, nei confronti di queste parole "c'è oggi un grande scandalo in Israele" ma "nessuno sente obiezioni o scuse da Mosca, c'è silenzio". (Italpress)