Fisciano

Un’interrogazione parlamentare ai ministri Galletti e Lorenzin sull’area contaminata da amianto nel territorio di Fisciano, per sapere quali sono le iniziative assunte o che saranno assunte a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. A presentarla, il deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Edmondo Cirielli. Il riferimento è alla maxi inchiesta della Procura di Nocera Inferiore che lo scorso anno portò al sequestro di un fondo di proprietà di un imprenditore, nel quale vennero rinvenuti diversi rifiuti classificati come pericolosi. In particolare, manufatti in cemento contenenti una matrice di amianto. Materiali che, secondo le indagini, arrivavano da un'azienda di Avellino presso cui le fibre di amianto venivano isolate dalle carrozze ferroviarie per poi essere incapsulate in cubi di cemento. Cirielli non la nomina, ma tutto lascia pensare che il riferimento fosse allo stabilimento Isochimica di Borgo Ferrovia. Molti di questi blocchi sarebbero stati depositati anche su un terreno di Fisciano, appartenente appunto a privati. Cirielli ricorda che dopo il fallimento dell'azienda nel 2006, il tribunale stabilì che quei cubi di cemento-amianto potevano restare lì, a patto che si segnalasse il problema.

Una nuova consulenza della Procura, supportata dall'Asl Salerno 2, avrebbe però disegnato un quadro del tutto differente, decisamente più drammatico, posto che quei rifiuti erano un «grave ed imminente pericolo» e la stessa procedura indicata dai periti risultò «inadeguata». La nuova indagine punta a chiarire se c'è un effettivo disastro ambientale, ed accertare eventuali responsabilità. Di qui l'impegno del deputato salernitano della destra, che ha interrogato il Governo per vederci chiaro sulla vicenda.

Giovanbattista Lanzilli