Benevento

Confermata dal Riesame, che ha respinto il ricorso degli avvocati Angelo Leone e Grazia Luongo, l'ordinanza con la quale il 14 aprile il gip Pietro Vinetti ha ordinato tre arresti nell'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino - ha chiesto l'incidente probatorio, non ancora fissato - e della Squadra mobile su una violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza.

Restano ai domiciliari, dunque, i tre giovani di Benevento: V.R., 20 anni, R.R. 29 anni, e C.P., una 24enne nella cui abitazione di Ceppaloni si sarebbero verificati i fatti. Che, come è ormai ampiamente noto, risalgono alla notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2021: secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo una serata trascorsa bevendo in modo esagerato, sia durante una festa in una azienda agricola, sia a Benevento, la ragazza sarebbe stata spogliata da C.P. su un letto, dove sarebbe stata portata dal divano, sul quale si era accasciata perchè ubriaca e stanca, e sarebbe stata violentata.

Opposta la versione offerta dai tre giovani durante gli interrogatori, quando avevano sostenuto che la sera del 18 dicembrenon avevano abusato dell'uso di alcol. Avevano precisato che erano perfettamente lucidi, al pari della donna  - è rappresentata dagli avvocati Vincenzo Sguera e Mariella Perifano - che li avrebbe poi denunciati alla Squadra mobile, affermando di essersi ubriacata. Durante la cena avevano ingurgitato qualche prosecco ed un gin, nulla che potesse sfociare in una condizione di ebbrezza. A Benevento, poi, dove la serata era proseguita, V.R. e R.R., avevano bevuto una birra, la 24enne un cocktail, mentre non aveva consumato alcunchè la presunta vittima. Quest'ultima, nonostante fosse nei pressi di casa, aveva accettato di ritornare a Ceppaloni con gli altri tre. I quattro avevano dovuto scavalcare la recinzione per accedere alla casa di C.P., raggiunta dopo un brave tratto in salita che la parte offesa aveva percorso senza alcun problema nonostante indossasse scarpe con tacchi.

Gli indagati avevano aggiunto che, una volta all'interno, le due ragazze si erano messe a letto, mentre loro si erano accodati successivamente perchè avevano freddo. V.R. aveva avuto rapporti sessuali con C.P, R.R. con la giovane. Il 29enne aveva precisato che non era la prima volta, e che in più occasioni era capitato anche nell'appartamento della donna, dove era rimasto anche a dormire. Un incontro ravvicinato tra loro si era verificato anche la mattina successiva, poi lei avrebbe rivolto le sue presunte 'attenzioni' prima alla 24enne, che avrebbe baciato sulle labbra – una circostanza costata a C. P. anche l'addebito di calunnia -, quindi al 20enne, interrotta dall'arrivo della stessa C.P.