Il Papa invita i cristiani a smettere di "piangersi addosso". "Puo' succedere anche a noi, per stanchezza, delusione, magari per pigrizia, di scordarci del Signore e di trascurare le grandi scelte che abbiamo fatto, per accontentarci di qualcos'altro. Ad esempio, non si dedica tempo a parlarsi in famiglia, preferendo i passatempi personali; si dimentica la preghiera, lasciandosi prendere dai propri bisogni; si trascura la carita', con la scusa delle urgenze quotidiane. Ma, cosi' facendo, ci si ritrova delusi", ha detto al Regina Coeli commentando il Vangelo di oggi. E allora "quando nella vita abbiamo le reti vuote, non e' tempo di piangerci addosso, di svagarci, di tornare a vecchi passatempi. E' il tempo di ripartire con Gesu', di trovare il coraggio di ricominciare, di riprendere il largo con Lui". "Oggi siamo invitati a uno slancio nuovo, a tuffarci nel bene senza la paura di perdere qualcosa, senza calcolare troppo, senza aspettare che comincino gli altri", ha proseguito il Papa. "Perche' per andare incontro a Gesu' bisogna sbilanciarsi". 
E? Il Papa al Regina Coeli chiede se davvero ci sia la volonta' di cercare la pace in Ucraina e chiede di non cedere alla "logica della violenza". "Mentre si assiste ad un macabro regresso di umanita' mi chiedo, insieme a tante persone angosciate, se si stia veramente ricercando la pace, se ci sia la volonta' di evitare una continua escalation militare e verbale, se si stia facendo tutto il possibile perche' le armi tacciano". "Vi prego - e' stato l'accorato appello del Papa - non ci si arrenda alla logica della violenza alla perversa spirale delle armi. Si imbocchi la via del dialogo e della pace. Preghiamo".