Benevento

In occasione del primo maggio, con una riflessione sul lavoro, interviene il segretario cittadino di Azione, Antonio Del Mese: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, come recita l’articolo 1 della Costituzione italiana.

Oggi si celebra la Festa dei Lavoratori, la giornata dedicata al ricordo delle lotte combattute in tutto il mondo per ottenere condizioni di lavoro migliori. 

Questo il punto: le condizioni del lavoro.

In Italia tra gennaio e marzo del 2022 sono state 189 le morti che non dovrebbero esser più chiamate “bianche”, un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo nel 2021, come emerge dai numeri riportati dall'Inail.

Una strage che non si ferma.

Statistiche "davvero preoccupanti" visto che l'anno scorso erano ancora in vigore diverse restrizioni anti-pandemiche. Sono anche in aumento le patologie di origine professionale denunciate: +6,9% del primo trimestre 2022. 

Non può sottacersi, inoltre, come un alto numero di morti sul lavoro sfugga alle statistiche sul fenomeno, penso ai lavoratori in nero, alle morti non denunciate ed innumerevoli infortuni letali non accertati dall’INAIL. 

Le categorie con più morti sul lavoro sono:

agricoltura (30% di tutti i morti sui luoghi di lavoro), di cui il 75% sono stati schiacciati dal trattore e l’età varia dai 14 agli 88 anni;

edilizia (15% dei morti), dove le morti sono provocate soprattutto da cadute dall’alto. In questa categoria sono moltissimi i morti tra i lavoratori in nero in questa categoria, soprattutto nelle regioni del Sud, ma non solo.

autotrasporto (11% dei morti), in cui sono inseriti tutti i lavoratori che guidano un mezzo sulle strade e autostrade.

La Campania, preceduta solo dalla Lombardia, è al vertice della classifica nazionale dei caduti sul lavoro.

Occorre una strategia nazionale seria e credibile di prevenzione, tra Istituzioni e parti sociali che da sempre manca nel nostro Paese.

Fin tanto la sicurezza è vissuta come un limite e non come una opportunità, la festa del lavoro sarà sempre macchiata da vite spezzate.

Azione lavorerà senza sosta per il cambiamento e farà sentire la sua voce per sostenere un percorso di civiltà.

Non siamo condannati a scegliere sempre il male minore, dobbiamo reagire ad una vera e propria indecenza nazionale".