Potrebbe aggravarsi la posizione del padre della 21enne segregata in casa dalla madre arrestata dai carabinieri il 25 aprile scorso. L’uomo, che attualmente è soltanto indagato, potrebbe essere raggiunto da un nuovo provvedimento. Lui - secondo l’accusa - in quanto genitore avrebbe avuto l’obbligo di difendere la figlia e impedire le condotte da parte della moglie. Ma sarà determinante comunque ascoltare proprio la donna che si trova rinchiusa a Bellizzi da lunedì scorso. Secondo il suo legale difensore, l’avvocato Francesco Buonaiuto, si dovranno attendere almeno una decina di giorni per ascoltarla.
Dopo che l’altro ieri è saltato l’interrogatorio, perché la donna non era nelle condizioni di potersi sottoporre all’interrogatorio. E’ stato ascoltato soltanto il padre della ragazza, indagato comunque per gli stessi reati della moglie, maltrattamenti, lesioni aggravate e sequestro di persona, oltre ad essere stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle persone offese. Dunque, la sua posizione ora è al vaglio degli investigatori.
Ma gli accertamenti vanno avanti anche in un’altra direzione: quella dell’assistenza alla famiglia. Si cerca di capire perché poi il fascicolo è stato chiuso. Intanto il sindaco di Aiello del Sabato Sebastiano Gaeta è stato nominato curatore speciale degli altri figli minori che si trovano in una casa famiglia e per loro ha chiesto il ritorno a scuola in Dad. Gli altri due figli, rimasti in casa, sono comunque sotto i riflettori mediatici e per loro il primo cittadino ha assicurato la massima tutela. La comunità di Aiello è ancora sotto choc. A distanza di una settimana è ancora incredula rispetto a quanto accaduto.
Il racconto della giovane figlia ha spiazzato tutti. Ha raccontato di aver trascorso gli ultimi anni come una bestia, legata con delle catene alle caviglie e al letto di casa. Lasciata chiusa senza né mangiare né bere. “Vi prego non riportatemi a casa - avrebbe detto proprio ai carabinieri che hanno racconto la sua denuncia”.