Salerno

«Abbiamo dubbi sull’imparzialità e la reale volontà di tutela della vita umana da parte dell’Asl di Salerno». E' il concetto messo nero su bianco dal comitato "Salute e vita" nella lettera indirizzata al direttore generale Mario Iervolino. I contenuti della missiva sono stati illustrati in una conferenza stampa organizzata sotto i porti del Comune. 

Contestate le parole del direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica «che, in occasione del tavolo tecnico a palazzo di città, aveva chiarito che non può essere ascritta ad una sola causa (nello specifico, la presenza dell’opificio di Via dei Greci, ndr) i danni alla salute denunciati dai cittadini del territorio, e che quindi il nesso di causalità sarebbe impossibile da dimostrare», come evidenziato dal comitato che ricorda lo studio Spes e il procedimento giudiziario in corso.

Di qui la richiesta di un incontro che il presidente Lorenzo Forte ha avanzato al manager Danilo Iervolino. «I residenti auspicano una presenza attiva dell’Azienda sanitaria sul territorio ma in funzione di tutela della salute piuttosto che come improprio collegio di difesa degli interessi imprenditoriali, e ribadiscono pertanto al direttore generale dell’Asl di Salerno l’importanza di questo incontro, il cui scopo è anche quello di capire se la stessa, sulla base delle gravi sostanze classificate tossiche dalla scienza, quali per esempio il mercurio, il re dei metalli tossici, ha in programma di predisporre un piano di disintossicazione per i 30mila residenti, rappresentati dai 400 soggetti arruolati scientificamente dallo studio Spes». 

Un'altra lettera è stata invece inviata al sindaco Vincenzo Napoli ed ai consiglieri di opposizione per chiedere che, nei prossimi incontri del tavolo tecnico sulle Fonderie Pisano, «possano sedersi anche i tecnici rappresentanti dei cittadini che hanno dato un contributo fondamentale a tutti gli accertamenti. In un’ottica di partecipazione degli attori attivi in questa annosa vicenda, come associazione, ci si chiede come sia possibile che a questo tavolo tecnico non sia stata chiesta la partecipazione dei sindaci dei vicini Comuni di Baronissi e Pellezzano, coinvolti dallo studio Spes e dagli studi epidemiologici della Procura, che si sono costituiti contro le Fonderie Pisano e che pagano un prezzo alto (soprattutto il Comune di Pellezzano) in termini di salute».

Qui il servizio tg andato in onda nel tg di OttoChannel 696