«Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre». Così la famiglia di Mino Raiola ha annunciato la morte dell'agente attraverso il suo profilo Twitter. Un lungo messaggio, accompagnato da una foto di Raiola da giovane. Il suo cuore ha smesso di battere nell'ospedale “San Raffaele” di Milano dove stava combattendo da giorni. Aveva 54 anni.
«Mino ha lottato fino all'ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto», si legge nel post pubblicato dalla famiglia.
Nato a Nocera Inferiore il 4 novembre del 1967, Raiola è cresciuto in Olanda dove ha lavorato nella pizzeria di famiglia, prima d'intraprendere la carriera di procuratore sportvio, diventando uno degli agenti più potenti del mondo del calcio. Capacità che gli hanno permesso di curare i trasferimenti di campioni del calibro di Ibrahimovic, Robinho, Pogba, Balotelli, Lukaku e De Ligt.
Nonostante la notorietà, il legame con la sua terra natia era rimasto forte. Ad inizio carriera, nel 1996, curò il trasferimento alla Salernitana degli olandesi Jansen e Ferrier che resero al di sotto delle aspettative. Ma in tanti, nel Salernitano, ricordano soprattutto le vacanze trascorse nell'abitazione di famiglia a Minori. «Dopo una vita intensa, ma purtroppo breve, Mino Raiola ha raggiunto la casa del Padre. Tutta la comunità di Minori esprime per mio tramite le più sentite condoglianze alla famiglia. Le parole non potranno lenire il vostro dolore ne aiutarvi in questo momento difficile, ma vogliamo farvi sapere che ci siamo nel ricordo di un amico di tutti che ha saputo regalare gioia e cordialità a tanti e che portava nel cuore la nostra Minori. Che Dio l’abbia in gloria», il messaggio di cordoglio del sindaco di Minori, Andrea Reale.