“Questa mattina ho fatto pervenire le osservazioni sul Puc, uno strumento urbanistico fondamentale per lo sviluppo della città che dovrebbe contenere la visione della città che vorremmo e che sarà. Quello proposto dalla precedente amministrazione è lontano da ogni logica collettiva e contiene vantaggi per pochi. Nessuno sviluppo turistico, Terme e turismo termale completamente omessi. La città, se non viene fermato questo documento proposto, diventerà un dormitorio, ci sarà una pura speculazione edilizia a vantaggio di chi cementifica”. Lo denuncia l’ex consigliere comunale di Castellammare di Stabia Francesco Nappi.
Più volte Nappi è intervenuto sul Puc attuale, chiedendone l’abolizione, per poter definire una nuova pianificazione strategica, partecipata e coerente.
“In poche parole potremmo definire l'attuale Puc la pietra tombale della città di Castellammare. I numeri sono chiari, c'è un decremento demografico costante e i vani attualmente presenti sono più che sufficienti. Bisogna che la Città si prepari ad accogliere i turisti con strutture ricettive, che la città adotti una visione green e sostenibile, ma non a chiacchiere (ad oggi è una della 51 città più inquinate d'Italia). Bisogna ridisegnare una città che, nell’attuale Puc è stata svuotata della sua identità, immaginando una realtà industriale e post industriale. Castellammare, invece, oltre al tessuto economico industriale, deve essere ripensata nella sua natura turistica: deve essere attuata una vera a propria conversione, che in questo scellerato documento non è stata proprio considerata”- prosegue Nappi-.
Idee propositive, innovative, che stimolino l’attrattività recettiva, in una coincidenza storica fondamentale per dirottare la città verso nuove prospettive di sviluppo economico: “Oggi la priorità sono i fondi PNRR e il futuro di questa terra, troppo spesso defraudata. Noi non possiamo sottrarci dal dare un indirizzo al futuro di questa città. Castellammare dovrà essere una città turistica, il PUC deve puntare fortemente sulle strutture ricettive e delineare un territorio ad attrazione turistica com’è nella sua vocazione originaria. Ritornare all’antico splendore, ma per far questo bisogna stoppare la speculazione edilizia. Quel piano va cestinato e va riscritto in forma partecipata, coerente ad una pianificazione strategica”.
“La società civile deve convergere su un progetto innovativo e su un alto profilo civico che sia garante di un nuovo corso politico, in grado di disegnare una prospettiva di futuro e di reale sviluppo per la città di Castellammare”, conclude Francesco Nappi.
"Stop alla cementificazione, recuperiamo l'identità turistica"
Da Castellammare di Stabia, l'appello di Francesco Nappi
Gianni Vigoroso
"Occorre costruire un progetto solido ed innovativo. Il PUC va rivisto in forma partecipata e coerente ad una pianificazione strategica del Piano Urbanistico Comunale. È l’unico strumento per fermare il degrado a cui la Città è stata ridotta”