Avellino

Tutto l'orgoglio per i risultati raggiunti dal settore giovanile, per la prima volta alla fase nazionale con le formazioni di tutte le categorie: Under 17, 16 e 15. Tutta la concentrazione, in vista dei playoff, dei ragazzi del vivaio, ma, ovviamente, non di meno, della prima squadra. Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa dedicata al settore giovanile dell'Avellino per un primo bilancio di fine stagione. L'occasione è stata propizia per parlare anche dell'imminente inizio degli spareggi per la promozione in Serie B.

Così l'amministratore unico della IDC, Giovanni D'Agostino: “Non ci nascondiamo. A pagare per tutti è stato chi ha commesso gli errori. A febbraio abbiamo ripercorso gli errori commessi in fase di ritiro e di campagna acquisti estivi, sbagli che ci fecero scivolare, dopo Francavilla, al quinto posto in classifica. Il calcio è fatto di scelte e di errori. Ognuno si prende le sue responsabilità. Per quanto riguarda la nuova area tecnica per dare un giudizio finale dobbiamo aspettare la fine della stagione. Noi più che mettere fondi, a non porre limiti di budget non possiamo fare. Sicuramente si poteva fare di più e da qui nasce la nostra delusione, ma questa piccola fiammella va alimentata. L'unico ringraziamento è rivolto ai nostri tifosi, alla Curva Sud che c'è sempre stata, in casa e in trasferta. È una tifoseria pulita, che ci sostiene, è chiaro che ora è amareggiata, ma il suo sentimento rispecchia la nostra arrabbiatura. Da questo dovrà scattare la voglia di rivalsa della squadra. Noi ci siamo e ci saremo sempre".

“Cosa ha detto il presidente alla squadra? Di meritare lo stipendio che guadagnano perché su questo siamo i più forti. Siamo stati presuntuosi, dimenticando da dove veniamo. Ai calciatori ho detto che non sono stati capaci di far innamorare i bambini alla squadra. E la gente si è allontanata, per la loro arroganza e presunzione. È ora di dimostrare di essere rispettosi. Il presidente si è preso la rabbia dei tifosi, nonostante sia quello che mette i soldi. Per lui e per tutti noi l'Avellino è molto più di una squadra di calcio”.

Presente al tavolo anche il direttore sportivo Enzo De Vito: “Dobbiamo crederci e ho chiesto ai ragazzi una reazione d'orgoglio. Sono sicuro che la reazione ci sarà perché l'Avellino non è quello che è sceso in campo a Foggia. Il presidente ha gli attributi, ci ha fatto capire che il tempo delle favole è finito e, quindi, ora bisogna solo lavorare in silenzio. C'è un quadro nero difronte, ma devo vedere per forza qualche punto bianco. I playoff di oggi sono una maratona. Ricordo che anche nei playoff con il Napoli arrivammo con una sconfitta netta per 5-1, con la Spal all'ultima giornata, e ci fu un terremoto. Bisogna affrontare i playoff con attenzione, con determinazione, con cattiveria e giocare a partita per partita, senza pensare agli avversari ma pensare a noi stessi".

Emozionato il coordinatore del settore giovanile, Nando De Napoli: “Ringrazio il presidente D'Agostino che mi ha chiamato e che mi ha riavvicinato a casa mia, dopo 30 anni che sono stato lontano, vivendo in Emilia Romagna. Dopo 40 anni parlo di nuovo a giornalisti avellinesi ed è una bella emozione. Non voglio ripetermi, Avellino mi ha dato tutto, esordire in Nazionale e fare il Mondiale del 1986 con la maglietta biancoverde è stato un onore. Sui giovani ribadisco quanto detto da Capobianco, stiamo lavorando molto bene, stiamo girando per l'Irpinia per trovare qualche ragazzo importante. Non come me, perché è difficile. Scherzi a parte, dico a tutti i ragazzi e alle loro famiglie di continuare a crederci, di continuare a fare sacrifici, anche io li ho fatti, per arrivare in Serie a e in Nazionale e non smettere mai di credere nei sogni”.

Apertura affidata al responsabile del settore giovanile, Giuliano Capobianco: “Per me è stato un onore entrare a far parte della famiglia Avellino, il presidente D'Agostino fece il mio nome due anni fa e sono orgoglioso di questo. In due anni abbiamo fatto tanto, Giovanni D'Agostino ci tiene tanto come me, affinché il settore giovanile ottenga successi. Abbiamo costruito tre formazioni giovanili da zero e questo ci rende orgogliosi. Mai mi sarei immaginato questi risultati, siamo riusciti ad arrivare ai playoff nazionali con l'Under 17, l'Under 16 e l'Under 15. Tra queste categorie c'è un ragazzo, Fusco che è il capocannoniere di tutta l'Under 17 della Lega Pro. Stiamo cercando di valorizzare tanti calciatori irpini che sono arrivati anche in prima squadra come Di Martino e i due gemelli Di Paola, abbiamo fatto esordire Mocanu e Stanzione in prima squadra. Pian piano cerchiamo di portare sempre più ragazzi tra i grandi. Siamo nei playoff, domenica giocheremo con l'Under 16 contro il Sudtirol, mentre l'Under 15 giocherà a Vercelli e l'8 maggio l'Under 17 sarà impegnata a Viterbo. Siamo tutti irpini e credo che questo possa essere un vanto per tutti noi. Tengo a ringraziare tutte le scuole calcio della regione per la collaborazione, ci hanno dato una grossa mano nei momenti di difficoltà. Ho avuto la fortuna, l'onore e il piacere di avere al mio fianco Nando De Napoli. È sempre pronto a parlare con i ragazzi e a tappare i buchi e ad aiutarmi. Ringraziamo tutte le strutture sportive della provincia che ci hanno ospitato per questo progetto”.