Avellino

L'ex Isochimica di Avellino è l'emblema di cosa abbia significato l'amianto sui luoghi di lavoro.

Ed ecco che nella giornata dedicata alle vittime l'associazione Lotta per la Vita, il parroco di Borgo Ferrovia don Michele Ciccarelli e il consigliere di opposizione Francesco Iandolo si sono ritrovati davanti ai cancelli della fabbrica dei veleni di Pianodardine per una preghiera e commemorare chi ha pagato con la vita l'esposizione all'amianto.

Tutta l'area dell'ex Isochimica intanto versa nel degrado e nell'abbandono. I rovi e le erbacce davanti ai cancelli rischiano ora di coprire e oscurare anche la lapide in onore degli operai morti.

“E' una vergogna, qui si parla di bonifica di riqualificazione ma non c'è neanche la volontà di assicurare la minima pulizia della zona, teatro spesso di bivacchi notturni”.

Ma oggi ricorre anche la giornata mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro che consegna dati a dir poco allarmanti “La tragedia dell'Isochimica – tuona il segretario Cisl Irpinia-Sannio Fernando Vecchione – pare non abbia insegnato niente. In Italia ci sono dati allarmanti secondo i quali otto luoghi di lavoro su dieci presentano qualche profilo di irregolarità, è ora di dire basta”.