Si svolgeranno domani mattina gli interrogatori dei genitori della giovane di 21 anni segregata e legata in casa con una catena. La madre, la principale indagata, accusata di maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona, si trova nel carcere di Bellizzi e domani, alle 10, accanto al suo avvocato Francesco Bonaiuto dovrà rispondere alle domande del gip Marcello Rotondi. Alle 11, poi toccherà al marito presso il tribunale di Avellino.
Le due sorelle insieme ad altri 4 fratelli minori si trovano in una struttura protetta. Nel giorno dell’arresto, le due ragazzine hanno raccontato al pm la loro storia familiare, fatti di pestaggi, anche brutali, con la scopa e mani nude, ma anche di violenze fisiche. La 21enne che veniva legata al letto con una catena ha raccontato di essere esasperata da queste violenze per questo voleva scappare di casa e qualche volta ha pensato anche al suicidio.
Una comunità sotto choc, comunque, una storia che ha attirato l’attenzione mediatica e che ha scosso le coscienze di tutti. Gli interrogativi sono diversi e restano da capire i motivi di tale brutalità. C’è di fatto che la famiglia di via Vittoria era molto conosciuta in paese. In passato era stata oggetto di altri provvedimenti giudiziari, sempre relativamente ai figli. Il sindaco di Aiello del Sabato, Sebastiano Gaeta, questa mattina, essendo stato nominato curatore speciale dei figli minorenni, si è recato dai ragazzi. Stanno bene ma alcuni di loro vorrebbero tornare a casa. Ora però si attendono le decisione del gip.