La polemica sugli aumenti della Tari è l'occasione per il consigliere di opposizione Nicola Giordano per mettere sotto la lente d'ingrandimento l'intero rapporto tra il Comune di Avellino e Irpiniambiente.
Un contratto che, secondo l'ex assessore comunale, presenta troppi coni d'ombra.
“Non solo rincari, ma anche un buco da un milione per il Comune. Cosi la stangata per i cittadini inevitabile. La tariffa che i cittadini pagheranno, in sintesi, sarà di 13 milioni di euro, il costo è di 14 milioni e questo disavanzo andrà a carico dei cittadini, ma in forme diverse, o sul bilancio o in altre modalità. La cosa vera è una sola: mentre c'erano i ristori, il costo aumentava e nessuno se ne rendeva conto. Ora che i ristori non ci sono più, ci rendiamo conto di una stangata che arriverà e sarà inevitabile".
"Un altro elemento di criticità - prosegue Giordano - è rappresentato dal centro di raccolta: "Una vicenda paradossale. Abbiamo un centro che è stato chiuso due anni fa, l'amministrazione conosce bene questa vicenda. Abbiamo fittato dall'Air un'area, quella dell'ex Cecchini, paghiamo un canone di fitto, però per un'isola ecologica che ad oggi ancora non c'è”.