Aiello del Sabato

Una storia di degrado ma anche di tanta indifferenza. Ad Aiello del Sabato i carabinieri hanno arrestato una donna, di 47 anni, madre di 8 figli, che grazie alla ribellione di uno di loro, è finito l’incubo per una figlia 21enne. Secondo le accurate indagini svolte dai carabinieri e dalla Procura di Avellino, la ragazza veniva legata al letto e alla ringhiera della scala di casa con delle catene. Segregata e costretta a stare chiusa in una camera senza né acqua né cibo anche per un’intera giornata. Sabato sera la svolta: una delle sorelle ha chiamato i carabinieri chiedono aiuto. Sul posto sono arrivati immediatamente i militari e hanno ritrovato una situazione di vero degrado familiare. 

La ragazza è stata trovata legata con le catene alle caviglie tra due lettini. I militari l’hanno liberata e poi accompagnata in ospedale per le cure. Sul corpo escoriazioni ed ematomi. 

Tutto è cominciato nel 2018, quando la 21enne stanca delle percosse della madre (una volta è arrivata a colpirla così forte da fratturarle un braccio) è fuggita e poi ritrovata in un bosco. Da allora la madre ha deciso di legarla. La donna usciva alle 10 da casa per andare dall’anziana madre e faceva ritorno nel pomeriggio e per tutto questo tempo teneva legata la figlia nella camera da letto, anche al buio e senza cibo. Anche per i bisogni usava un secchio. Un incubo terminato dopo sei lunghi anni grazie alla sorellina. Ora entrambe su trovano in un luogo protetto insieme agli altri fratelli minorenni. 

La donna è stata arrestata con le gravi accuse di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e sequestro di persona. Il paese è sotto choc per quanto accaduto, tutti sapevano delle condizioni della famiglia ma mai immaginavano risvolti tali. «Innanzitutto è un evento increscioso che mette a repentaglio e in discussione tutta la comunità e tutto il lavoro che doveva essere svolto - ha dichiarato Connie della Sala, consigliera di opposizione al comune di Aiello del Sabato- .Probabilmente qualcosa non ha funzionato -è un fallimento condiviso ed esteso a tutti noi come comunità e come istituzioni voglio fare i complimenti alla sorella che ha denunciato perché probabilmente dietro poi la scelta c’è stato un percorso non facile e non semplice e sicuramente doloroso. Quindi il primo plauso a lei perché grazie a lei che oggi è venuta fuori questa situazione, che forse ha portato alla salvezza della ragazza e anche forse degli altri componenti della famiglia". 
Intanto al vaglio degli inquirenti anche la posizione del padre della giovane, 46enne, il quale non si sarebbe opposto alle condotte tenute dalla moglie, e per questo motivo è, allo stato, indagato in concorso per i medesimi reati dei quali è accusata la 47enne. Nei suoi confronti il G.I.P. di Avellino ha conseguentemente emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.