Montella

"Si rende necessario fare chiarezza sulla posizione dei componenti che hanno concorso alla composizione della lista Civica per il Cambiamento. La lista aveva una composizione di più forze politiche in campo la quale presupponeva che i partecipanti avessero come comune denominatore  il bene del paese. Ma, gia dai primi consigli comunali, si è potuto constatare che tre dei quattro componenti della minaranza erano parte integrante della maggioranza; fatto poi concretizzato con le elezioni del consiglio provinciale e del suo presidente, quando i tre consiglieri Musano, Capone e Chiaradonna hanno addirittua aderito al partito Pd (partito di maggioranza di questa consiliatura di cui il Musano ne è un dirigente)." Lo scrive in una nota la consigliera comunale Rosalia Passaro. 

"Chiaramente i tre componenti hanno avuto in questo tempo un atteggamento passivo al contrario, della consigliera Passaro.

La consigliera Passaro, rappresentante di una fetta della popolazione montellese e dirigente del Partito Azione, ha più volte sollecitato la maggioranza ma senza mai essere ascoltata.

E’ altrettanto vero che chi governa deve creare le condizioni necessarie di dialogo e di ascolto. Ci sono regole semplici e di buon senso da non dimenticare: non bisogna ricorrere ad un “protagonismo” che ha il solo scopo di deridere l’avversario. Non ci si rende conto, accecati da invidie personali e gelosie politiche, che un atteggiamento di critica chiuso, aprioristico e velenoso diventa, con il passare del tempo, stucchevole e autoreferenziale per gli stessi consiglieri.

Ravviso, in questa consiliatura comunale, che la posizione dei tre consiglieri sia quella di: passività, silenzio e mancata presenza.

Saggio sarebbe stato, in questi casi, dimettersi e lasciare il posto a qualcuno più motivato: le dimissioni non sono mai state appannaggio della maggioranza! Anzi, sarebbe bello se fosse la stessa maggioranza a chiedere le dimissioni di un esponente dell’opposizione troppo passivo e silenzioso. Anche in questo caso, si perdono per strada i propri referenti: gli elettori per i quali si dovrebbe lavorare, proporre e raccogliere istanze.

 A volte un passo indietro da parte di chi non ha più nulla di concreto e positivo da dare a questo paese può essere molto più proficuo per la collettività. Mi auguro - conclude Passaro - che ora lascino spazio a coloro che potranno essere funzionali a un discorso di crescita e partecipazione democratica."