Le immagini dell'Arechi festante per il successo conquistato dalla Salernitana contro la Fiorentina hanno fatto in poco tempo il giro del mondo. La scenografia organizzata dalla torcida granata ed il sostegno incessante offerto nell'arco dei novanta minuti hanno (ri)acceso i riflettori sull'impianto di via Allende, facendo tornare alla mente le immagini vissute sul finire degli anni Novanta. Uno spettacolo iniziato già del fischio d'inizio quando tutto lo stadio si è colorato di granata con una sciarpata da brividi sulle note di “Ricordati di me”, il coro nato nei giorni difficili e che, adesso, è diventato una sorta di inno per il pubblico granata.
Ma lo show - rimasto in dubbio fino all'ultimo per la richiesta dei delegati alla sicurezza di non ritardare l'inizio della partita - è diventato ancora più emozionante quando Salernitana e Fiorentina sono sbucate sul prato dell'Arechi: un'ondata di cartoncini bianchi e granata è volata da tutti i settori, mentre sulla balconata della Curva Sud è stato esposto lo striscione “Perché questa storia vola, più in alto, più su. Perché è una storia impossibile, perché la storia sei tu”.
Uno spettacolo che ha fatto stropicciare gli occhi un po' a tutti, a cominciare dagli avversari. «Giocavamo in uno stadio preparato per grandi imprese e che ha spinto la Salernitana», ha detto a caldo Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina che ha ammesso come l'ambiente abbia influito sull'approccio avuto dai suoi calciatori.
Ma testimonianze di stima e apprezzamento sono arrivate anche e soprattutto da sostenitori avversari. Tutte le pagine social dedicate al mondo del tifo hanno messo in copertina lo spettacolo dell'Arechi. Immagini accompagnate da commenti eloquenti: «Hanno sostenuto sempre la propria squadra, anche quando la salvezza sembrava un'utopia. Questa gente merita di restare in serie A». Un traguardo che, adesso, è più vicino ma che dovrà comunque essere centrato. Con un Arechi così, però, la scalata fa molto meno paura.
La fotogallery di Carlo Giacomazza