Una notizia che ha inorgoglito tutta la comunità di fedeli di Pietrelcina e, più in generale, di tutto il Sannio. In occasione del Giubileo straordinario convocato da Papa Francesco per quest'anno, infatti, per la prima volta dalla canonizzazione le spoglie di San Pio saranno trasferite a Roma per la venerazione dei fedeli di tutto il mondo. Un evento di straordinaria rilevanza, che a distanza di 13 anni dalla proclamazione a Santo rappresenta un'immensa gioia per le migliaia di fedeli che al Santo originario del piccolo centro sannita rivolgono preghiere, attenzione, suppliche. Il sindaco Domenico Masone ha accolto la notizia con grande gioia. Anche perché il tema scelto da Papa Francesco per questo Giubileo straordinario è la misericordia. “Una pratica che l'umanità dovrebbe ricordarsi di praticare più spesso. Soprattutto ora che ci sono interi popoli in movimenti che bussano alle nostre porte”, le parole della fascia tricolore.
“Padre Pio, io ti benedico ma tu proteggimi”: molti ricordano ancora la frase pronunciato dal vescovo di Roma qualche tempo fa. Il fatto che le spoglie del frate con le stimmate arrivino a Roma assume una valenza particolare anche se si tiene conto del rapporto ambivalente che c'è stato fra San Pio e la Chiesa: le inchieste di padre Agostino Gemelli, consulente del Sant'Uffizio, nel 1920 parlavano esplicitamente di una persona “psicopatica”, quando non addirittura di un “imbroglione”. Le cose cambiarono anni dopo, con Pio XI, ma le ferite – non solo quelle della carne – restarono. Chi invece non ha mai avuto dubbi sono le migliaia e migliaia di fedeli che hanno invocato (e in alcuni casi, gridato) al miracolo. Ben prima che anche il Vaticano ufficializzasse la cosa. E per la prima volta anche al Giubileo potranno assistere all'ostensione del corpo del frate originario di Pietrelcina.
Giovanbattista Lanzilli