Salerno

Il centro storico di Salerno ha salutato per l'ultima volta Matteo Spirito, il commerciante 59enne morto nella notte prima di Pasqua al Moscati di Avellino. In tanti hanno voluto presenziare alle esequie nella chiesa di San Benedetto.

Primadel rito funebre, la figlia Silvia ha ricordato il papà ed i momenti di vita quotidiana vissuti insieme. Momenti di forte emozione per una famiglia distrutta dal dolore e che adesso vuole risposte.

Concetti ribaditi anche dal parroco, don Francesco Quaranta, nella sua omelia: «Non poniamo la nostra speranza nella giustizia terrena, noi poniamo la nostra speranza in Cristo», le parole scandite nella chiesa del centro storico.

Il funerale si è accompagnato in queste ore al binario parallelo percorso dalla procura di Avellino, che ha iscritto 7 persone nel registro degli indagati. Sei tra medici e sanitarti del Ruggi e del Moscati, più la persona protagonista dell’incidente sul Lungomare di Salerno nel quale Matteo Spirito aveva riportato la frattura scomposta del bacino. Dopo lo schianto, prima il trasferimento al nosocomio cittadino e poi in quello avellinese, dov’è morto prima dell’operazione chirurgica. Fatale gli è stata un’embolia, come emerso dai primi accertamenti dell’autopsia: sarà il referto completo dell’esame necroscopico a fornire ulteriori dettagli agli inquirenti. Ieri, però, è stato soprattutto il momento del dolore per una tragedia che ha lasciato un grande vuoto .