“Un incontro tardivo arrivato dopo numerose nostre richieste e preoccupazioni perchè non avevamo visto una progettazione per l'uso irriguo di un'opera così importante finanziata dal Pnrr e dalla Regione”. Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale e presidente della Coldiretti Campania torna sull'uso dell'acqua della Diga di Campolattaro al centro dell'imponente opera finanziata con circa 500 milioni di euro grazie al Pnrr e ai fondi strutturali dell aRegione Campania. Il rappresentante degli agricoltori non ci sta e torna a rimarcare le sue preoccupazioni per l'assenza di una progettazione ad hoc per l'uso irriguo dell'acqua del bacino sannita.
“Sarà un'opera strategica per quanto riguarda l'utilizzo dell'acqua potabile ma per le opere irrigue secondo noi quella risorsa non consentirà di irrigare un ettaro in più rispetto ad oggi” ha tuonato Masiello dopo che aveva espresso anche ieri perplessità durante il confronto con il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, in Provincia per presentare il progetto e confrontarsi con le associazioni agricole e ambientaliste.
Secondo Masiello “una cosa è il progetto e una cosa sono gli studi di fattibilità che hanno la presunzione di irrigare in questa provincia 15 mila ettari in più. Non vediamo progetti, non vediamo risorse, altro che chiacchiere”.
Secondo l'esponente nazionale della Coldiretti, infatti, “lo studio di fattibilità dimostra che le realtà al di sotto dei 200 metri del livello del mare potrebbero essere irrigate per caduta. Basterebbero almeno gli adduttori e le reti per arrivare a quei terreni, ma queste opere non sono state progettate e non sono stanziati fondi per fare ciò”.
Unica grande opera finanziata è una galleria idrica che da Campolattaro correrà verso Ponte: “una galleria di 8 chilometri che avrà un costo enorme. Non comprendo – rimarca Gennarino Masiello - perchè non siano state realizzate progettazioni in linea con il territorio e il naturale andamento dei corsi d'acqua, magari sfruttando il fiume Tammaro in modo da fa arrivare l'acqua anche nel pre fortore, le aree del beneventano e scendere per la valle telesina e il Casertano. Si è deciso invece di finanziare solo questa galleria verso ponte con un costo enorme. Forse – conclude il presidente regionale di Coldiretti - avevano fretta di portare l'acqua altrove”.
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