Pozzuoli

Ha denunciato i tentativi di racket e si è ritrovato un bossolo come avvertimento davanti al suo bar a Pozzuoli. È una delle tante storie di chi si ritrova a combattere la camorra e viene abbandonato da tutti, Istituzioni incluse.

“Vorrei portare a conoscenza dell’opinione pubblica di tutto ciò che sto passando da due anni a questa parte. Ho aperto un piccolo bar nel quartiere dove sono nato (a Pozzuoli) e lì che sono arrivati i ’guappi di cartone’. Già feci denuncia per estorsione e a quasi un anno e mezzo di distanza giovedì ho trovato un bossolo di proiettile fuori al bar” - racconta chi si è rivolto al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e a La Radiazza- “E’ bruttissimo che per aver denunciato la montagna di m....a dei camorristi, gli amici di sempre non mi guardano più in faccia come se fossi io il male.  Ai carabinieri ho portato i video in qui vengo minacciato, ci anche noti pluripregiudicati che vanno vicino ai miei clienti e gli dicono di non venire più nel mio bar, ma sono ancora tutti fuori.”

“Proviamo davvero vergogna per chi abbandona chi ha avuto il coraggio di denunciare il racket ed i camorristi. L’omertà e la vigliaccheria sono tipiche di quella mentalità sub-criminale che da tempo ha messo radici nella nostra terra e se non si la si sradicherà sarà molto complicato, allora, mettere fine al fenomeno camorristico vero e proprio.

Al contempo, le Istituzioni e le forze dell'ordine devono tutelare, con fatti concreti, chi si oppone alle estorsioni, chi dice no ai clan, per garantire la loro incolumità e fare in modo che il popolo che rinnega il fango della camorra diventi sempre più numeroso”. È il commento di Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli che hanno espresso piena solidarietà al commerciante.