Avellino

"Cosa resterà all’indomani del consiglio comunale monotematico sui collegamenti ferroviari tra Avellino e Napoli che non ci sono? Mi auguro che non resti la polemica tra Buonopane e Festa, io non ci sto" Così il consigliere regionale pentastellato Vincenzo Ciampi dopo la seduta strordinaria che si è svola ieri a Piazza del popolo sul tema dei trasporti e sulle prospettive di collegamento di Avellino e dell'Irpinia alle linee dell'Alta Velocità. 

"La città capoluogo non ha alcun collegamento con Alta Velocità e Alta Capacità. Lo dicono con chiarezza l’Accordo Quadro tra Regione Campania e Rfi, la risposta alla mia interrogazione alla Giunta regionale da parte di Acamir, lo dice la lettera di Rfi al Consiglio Comunale di Avellino - continua Ciampi -  Se vogliamo attenerci ai fatti nudi e crudi, messi nero su bianco, possiamo affermare senza tema di smentita che Avellino rimane fuori dal circuito dei collegamenti con i treni veloci e con Napoli. La vera rivoluzione per lo sviluppo delle aree interne e della città capoluogo, quella dei collegamenti su ferro a basso impatto e veloci da e per le principali città italiane e il capoluogo di regione, ci vede al momento esclusi"

"L’unica cosa che avremo probabilmente è l’elettrificazione della linea Avellino-Benevento-Salerno che secondo Rfi dovrebbe partire nel 2024. Ma è bene però ricordare che De Luca già nel 2015 annunciava come imminente questa opera - prosegue l'ex sindaco - Avellino non può accontentarsi della sola elettrificazione, gli avellinesi hanno il diritto di avere un collegamento diretto con l’Alta Velocità e l’Alta Capacità come tutti i cittadini campani. Queste vicende dimostrano ancora una volta che, nel programma di governo di De Luca, l’Irpinia è ai margini.  La programmazione regionale non tiene minimamente conto degli interessi della città e della provincia". 

"Auspico che il Consiglio Comunale del capoluogo dimostri orgogliosamente di saper rappresentare i propri cittadini in maniera unanime, convinta e forte. Si tratta di fare pressione politica sul governo regionale con un atto unitario, fuori dalle beghe della politica e dei ragionamenti di appartenenza. Questa è una battaglia per il territorio.Se invece il consiglio comunale di ieri dovesse lasciarci come eredità il teatrino della politica ai danni della città tra Buonopane e Festa, vuol dire che questi nostri rappresentanti non hanno capito molto di quanto ci stiamo giocando2 conclude Ciampi