Avellino

La classifica tristemente senza certezze dal girone C di Serie C è cambiata ancora dopo l'esclusione del Catania. E così l'Avellino si proietta verso la sfida con il Foggia mettendo nel calderone pre-partita pure l'impatto che l'ennesima variazione in corso d'opera potrebbe avere su prossimi avversari, che, nella giornata di ieri, si sono ritrovati a +3 sulla zona che non dà accesso agli spareggi promozione per effetto della penalizzazione 2 punti, comminata dal Tribunale Federale Nazionale alla Juve Stabia così come l'inibizione di 2 mesi nei confronti dell'amministratore unico Filippo Polcino per il mancato pagamento dei contributi IRPEF ed INPS inerenti al periodo marzo-ottobre 2021 entro il termine perentorio del 16 febbraio 2022.

Una situazione su cui pende l'esito del ricorso presentato dalle vespe, che diventa, però, quantomeno non trascurabile. Evidente che sia prioritario far conto unicamente sulle proprie forze e fare di tutto per vincere, sia per cercare l'assalto in extremis al secondo posto in classifica, sia per blindare il terzo, ma altrettanto oggettivo che ai satanelli, a questo punto, il gioco di parole sarà perdonato, potrebbe bastare un solo punto per raggiungere la certezza aritmetica della qualificazione ai playoff, con la possibilità di un contraccolpo psicologico più o meno consapevole in termini di intensità nell'approccio e nella gestione della gara.

D'altro canto, come per l'Avellino, per il Foggia c'è, però, in ballo il capitolo miglior posizionamento possibile: pur con un incastro di risultati favorevoli, abbinato a un eventuale successo sui lupi, i rossoneri potrebbero chiudere addirittura al settimo posto in classifica. Morale della favola, la solita: meglio non ridursi a far calcoli e puntare su sé stessi per evitare di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.