Atripalda

 “E' un omaggio doveroso che la comunità di Atripalda doveva necessariamente tributare a monsignor Luigi Barbarito, figura prestigiosissima di pastore della Chiesa e di diplomatico della Santa Sede, a cento anni dalla sua nascita. Monsignor, molto amato tra i nostri concittadini, non ha mai dimenticato le sue radici ed ha portato il nome di Atripalda nel mondo”, lo ha dichiarato il sindaco di Atripalda, Giuseppe Spagnuolo, intervenendo alla presentazione del volume “Un diplomatico a misura d’uomo, monsignor Luigi Barbarito, atripaldese.

Scritti, immagini e testimonianze nel centenario della nascita” a cura del professore Antonio Polidoro, che è stato presentato presso la Chiesa di Sant’Ippolisto Martire ad Atripalda, alla presenza di monsignor Arturo Aiello, Vescovo della Diocesi di Avellino.  A fare gli onori di casa don Fabio Mauriello, parroco di Sant’Ippolisto Martire. Sono intervenuti, oltre all’autore, don Ranieri Picone, parroco della Chiesa del Carmine di Atripalda, e Stefania Urciuoli, assessore alla Cultura del Comune di Atripalda.

“Ringrazio il Vescovo, monsignor Aiello – ha aggiunto il primo cittadino – perché con la sua presenza conferma il legame saldo con la nostra comunità, proprio come solido era il rapporto che monsignor Barbarito aveva con Atripalda, che era la sua città, il luogo che rappresentava le sue origini, era il posto del cuore da cui non si è mai distaccato anche quando si è trovato a girare per il mondo per portare avanti il suo compito e la sua attività. Monsignor Barbarito ha sempre testimoniato il suo legame autentico con Atripalda. Ecco perché abbiamo voluto sostenere in ogni modo l’iniziativa di questa sera”.

“Oggi – così ha concluso il sindaco Spagnuolo – in un contesto internazionale così effervescente e drammatico, la figura di monsignor Barbarito è di grande insegnamento perché è stato uomo di confronto e di dialogo tra i popoli. Negli anni, da Nunzio Apostolico della Chiesa cattolica, ha sparso semi di pace nel mondo e oggi, che siamo prossimi ad incrociare un buco nero della storia, tutto questo ha grande rilievo e grande potenza evocativa”.