Dal 20 aprile in 13 città della Campania parte la campagna della legalità per sensibilizzare i cittadini con punti informativi su racket e usura ma soprattutto per offrire un approdo sicuro per chi è rimasto vittima degli strozzini.
L’iniziativa è della Regione Campania ed ha l’obiettivo di mettere a disposizione, per chi è vittima degli aguzzini, gli strumenti utili alla prevenzione e al contrasto. La criminalità organizzata incassa, in Campania, dall’estorsione e dalle attività di strozzinaggio, intorno ai due miliardi all’anno.
Nel 2021 la crisi economica, alimentata sensibilmente dalla pandemia da Covid ha inciso pesantemente sul mondo imprenditoriale colpendo anche attività commerciali e artigianali storiche. Nel contempo, la crisi ha accelerato la crescita di nuove modalità imprenditoriali come l‘e-commerce e la ristorazione a domicilio. Modelli ai quali gli imprenditori hanno cercato di adeguarsi, spesso trovandosi in difficoltà per i relativi costi aziendali da sostenere.
Anche nel 2021 si è confermato il trend negativo degli ultimi anni con un calo delle domande di accesso al Fondo nazionale di solidarietà antiusura. Poco più di 500 le istanze presentate lo scorso anno.
In particolare sono circa 21 milioni di euro le risorse che il Comitato di solidarietà ha elargito lo scorso anno di cui, nello specifico, 19,6 milioni alle vittime di estorsioni e 1,8 milioni alle vittime di usura.
Per questo è importante diffondere maggiormente sui territori la conoscenza degli strumenti messi a disposizione dallo Stato perché gli imprenditori non si sentano mai soli.
Dei 21 milioni di euro erogati a favore delle vittime del racket e dell’usura la parte da leone l’ha fatta la Sicilia, seguita subito dopo dalla Campania e dalla Calabria.
«Sono circa trecento, tra grandi, medie imprese e piccole attività commerciali, quelle colpite da questo cancro: circa 80 le denunce per usura e 1100 per tangenti registrate annualmente - spiega Mario Morcone, Assessore alla alla Legalità, Sicurezza, Immigrazione della Regione Campania - Paura, talvolta vergogna, iter burocratici lunghi tra le ragioni, nell’assordante silenzio generale, di punti critici irrisolti intorno a questi preoccupanti fenomeni. La Regione Campania, con la rete delle associazioni antiracket e le fondazioni antiusura, attraverso questo road show di incontri e ascolto, si impegna a svegliare le coscienze e conferma il costante impegno nella lotta alla camorra” conclude il prefetto.
Undici le tappe che toccheranno diverse città della Campania, a cominciare da quella del capoluogo irpino in Corso Vittorio emanuele, ingresso villa comunale.
Per l'occasione sarà presente anche il sottosegretario al Ministero dell'Interno Carlo Sibilia.