Cerreto Sannita

Dopo 2 anni di “astinenza” o quasi, dappertutto, quest’anno, la Settimana Santa è stata caratterizzata dai classici riti che la contraddistinguono: dall’apertura con la benedizione delle palme alla Messa in “Coena Domini” con la lavanda dei piedi, dalla suggestiva Via Crucis alla celebrazione solenne notturna della notte di Pasqua. Un modo per celebrare e ricordare gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni terreni di Gesù, comprendenti in particolare la sua passione, morte e risurrezione. Diverse le iniziative portate avanti dall'Azione cattolica parrocchiali in questi giorni. Appuntamenti che sono stati ripristinati, come la classica Via Crucis organizzata dai giovani delle AC di Cusano Mutri e di Civitella Licinio, che quest’anno s’è molto soffermata nella riflessione sul tema della pace e dell’ambiente e sulle indicazioni di papa Francesco nella “Laudato Sì”. Appuntamenti più creativi come la caccia alle uova dell'ACR di Melizzano, che ha visto una partecipazione abbastanza numerosa di bambini. Appuntamenti che provavano ad unire la tradizione e il ricordo con la realtà contemporanea come la cena pasquale ebraica dell'AC Cerreto con la testimonianza della famiglia afghana, ospite della Caritas diocesana. Appuntamenti dove, con la benedizione dell’albero di ulivo addobbato con i colori della pace, si annunciava l’accoglienza dei fratelli e delle sorelle ucraine, organizzata a Frasso Telesino dal Comune, dalle parrocchie di “Santa Giuliana Vergine e Martire” e di “Santa Maria del Carmine” e dall’Azione Cattolica parrocchiale. Segno simbolico per la pace e contro ogni forma di guerra e violenza, proposto a tutti dall’Azione Cattolica diocesana durante le veglie del Giovedì Santo, sia per pregare affinchè possa arrivare presto il “cessate il fuoco” delle armi, delle bombe, dell’orrore e delle discriminazioni, sia come gesto concreto di impegno verso la pace, verso il dialogo e verso l’ascolto nell’intero territorio, a partire dai luoghi che ognuno abita quotidianamente. Segno di pace, come il ramoscello d’ulivo donato dopo la lavanda dei piedi ai 12 “apostoli”, ospiti della Caritas diocesana a Cerreto, a Casa Santa Rita, come segno di vicinanza e di ascolto di ogni bisogno. Ascolto che si è fatto, infine, anche condivisione online di 10 minuti, nel cammino insieme durante questo Triduo, tra i giovani delle AC parrocchiali del territorio diocesano, svoltasi in videochiamata nella nottata del Giovedì Santo. Un breve momento di preparazione e di immersione in attesa della Pasqua.