Salerno

Davide Nicola presenta in conferenza stampa Sampdoria-Salernitana in programma domani alle 14.30 al "Marassi" di Genova:

Ho un breafing con lo staff medico per verificare alcune situazioni e capire chi possiamo recuperare e chi no. Bonazzoli ha lavorato con noi tutta la settimana. 

Senza essere blasfemi, credo che la Salernitana sia risorta già da un po'. Adesso dobbiamo solo cercare di strappare il massimo punteggio, su ogni campo dove andiamo. C'è la voglia di creare problemi all'avversario, mi interessa che i miei giocatori siano concentrati.

Credo che la Salernitana abbia da tempo e sempre un solo risultato. Ogni partita andiamo in campo per vincere, lo stiamo meritando da tempo. Bisogna andarselo a prendere. Vogliamo esprimere noi stessi. Ranieri o Fazio? Voglio vedere chi gioca dall'altra parte. Potrebbero giocare entrambi o nessuno dei due.

Il cuore è legato alla mia realtà adesso. Ho una voglia matta di raggiungere il massimo risultato possibile. Sono orgoglioso ma non mi basta. Ho visto una squadra bella tosta. Pregi e difetti li analizziamo sempre ma pretendo che tutti analizzino con severa autocritica per poter migliorare.

Non ci sono stati cocci, abbiamo dosato bene i carichi di lavoro. In questo momento le parole hanno valore fino ad un certo punto, tutti sanno che possiamo conquistare quello che ci manca da tempo. 

Ogni giocatore sarà chiamato in causa. A me non interessa se è meglio o peggio, dovremo adattarci e basta. In questo periodo del campionato queste partite saranno la nostra priorità. 

La Sampdoria è una squadra forte, ha fatto fatica a raggiungere determinati risultati, immaginate quanto sia difficile per noi. Ci deve essere la passione, la convinzione che possiamo raggiungere la vittoria. Giocheremo tre partite di fila fuori casa, una partita alla volta ma dovremo affrontarle al meglio.

Rifletto su quello che serve alla squadra, non sui diffidati. Il concetto di sono tutte finali è un non concetto perché la finale è una sola. Ogni partita, per noi, è una possibilità per avvicinare il nostro obiettivo. Da domani abbiamo un'opportunità fondamentale, andare a Genova e dare tutto noi stessi. E' ora di fare l'ultimo step.

Il presidente ci ha incontrato per ribadire la sua soddisfazione, per dirci che a Roma ha visto una squadra cazzuta. Mi fa piacere perché significa che il prodotto del lavoro sta dando i suoi frutti. Ed ora è quello che mi interessa.

I modi di stare in campo variano a seconda dell'avversario. I falli commessi dimostrano un'aggressività della squadra, noi vogliamo farne sempre meno perché significherebbe essere sempre più puliti. Lo staff sta facendo un lavoro incredibile, a Roma è stata la miglior partita dal punto di vista fisico. Noi abbiamo solo un chiodo fisso: andare a prenderci ciò che meritiamo. 

Bohinen aveva già fatto bene entrando con il Torino. Se si rispettano i tempi d'integrazione di un calciatore, è possibile dimostrare che anche il mercato è stato fatto con qualità. Qui ci sono giocatori molto forti. Bohinen ha risposto presente e con qualità. Ora deve avere la forza di farlo nel tempo. Mousset non ci sarà perché la distorsione alla caviglia è più seria di quello che pensavamo. Perotti è tornato in gruppo a metà settimana, vedremo se posso portarlo. 

Mikael e Djuric possono giocare insieme, anche se con Milan bisogna avere determinate caratteristiche. Anche Mikael, visto che si giocherà ogni tre-quattro giorni, avrà le sue chance. Il resto sono chiacchiere.

A me interessa parlare di questo periodo. Se io pensassi ad altro, non sarei concentrato con quello che voglio raggiungere. Per me è importante che i ragazzi siano consapevoli che i mezzi ci sono. Il resto non mi interessa a niente.