"Le notizie di questi giorni che vedrebbero l’ingresso in Giunta, in Campania, di Consiglieri del “ Movimento 5 Stelle “, mi lasciano a dir poco perplesso. Il tema non è il “campo largo” che anche Sinistra Italiana sta provando a costruire, soprattutto in vista delle prossime elezioni politiche. Credo che la strada da seguire sia quella. Il problema è la Campania, il modo di governare di questa Regione" Così il coordinatore regionale di Sinistra Italiana, Tonino Scala che scrive:
"Veramente il “ Movimento 5 Stelle” pensa che il suo ingresso possa essere salvifico e raddrizzare una barca che ha prodotto disastri inenarrabili, al di là della soverchiante propaganda di Via Santa Lucia ? Non sarebbe il caseo di provare, finalmente, a costruire un’ alternativa, vera, dall’esterno, coinvolgendo anche quella parte di progressisti che ha deciso da tempo di non partecipare a questo vergognoso modo di gestire la cosa pubblica che lo stesso Movimento pentastellato ha condannato?
La democrazia è una cosa seria e complessa. Trasformare tutto in governismo rischierebbe di svanire il senso stesso della parola. L’opposizione ha un ruolo importante, nel Paese, in Parlamento, in tutti i consessi rappresentativi. Serve a controllare, incanalare il dissenso e a far funzionare le istituzioni, compreso il governo, nonché a prospettare un cambiamento. Quando l’opposizione implode, diventa silente e ambigua fino a ipotizzare un ruolo consociativo con l’esecutivo, che gli elettori non hanno indicato, a perdere è proprio la credibilità della democrazia .
Da mesi, ormai, la voce flebile delle opposizioni tutte in Regione, fatto salvo l’impegno di qualche singolo consigliere, sta di fatto avvalorando scelte non proprio felici, sia nel campo sanitario che in quello ambientale, come la irrisolta vicenda rifiuti, per giungere alle questioni legate all’urbanistica, dei trasporti e al mondo del lavoro. Per non parlare della Questione Morale, di cui tanto i “5 Stelle” si son fatti paladini e che con questo ingresso significherebbe mettere in soffitta sostenendo quella coalizione, quegli uomini e quelle donne che a parole risultavano incompatibili. Il tema non è l’accordo con il PD, ma gli uomini e le donne che questo partito mette in campo attraverso le sue scelte e le sue logiche si mero potere. Quelli che governano la Regione sono, almeno per Sinistra Italiana, incompatibili con il nostro modo di intendere e fare politica.
Al “Movimento 5 Stelle” rivolgo la stessa domanda che intellettuali, campani e non, hanno posto al Segretario del Pd Enrico Letta nelle scorse settimane: Se la Campania è ai minimi termini, se la salute non funziona, il lavoro non si trova, i giovani se ne vanno e la povertà aumenta, sarà il caso di fare qualcosa oltre che gingillarsi con le battute?
E aggiungo: è proprio il caso di sostenere questo modo di gestire la cosa pubblica? Mi auguro che trattasi solo di una deduzione giornalistica e nulla più. La Presidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino batta un colpo per rimuovere ogni equivoco, per il bene della Campania tutta" conclude Scala.