Avellino

Un libro per raccontare quello che da tanti è considerato una sottocultura, ma che per tanti altri è molto di più. Una comunità, che come ogni comunità, ha molteplici sfaccettature. “Ultras, gli altri protagonisti del calcio”: si terrà stasera, alle 20, presso il “Bar Enigma”, in piazza Dello Russo, a Starze di Summonte, in provincia di Avellino. la presentazione dell'opera scritta da Sébastien Louis, dottore in Storia contemporanea e specialista del tifo radicale in Europa e nel Nordafrica. Louis interviene regolarmente sul tema in conferenze internazionali e con le sue pubblicazioni specializzate e sulla stampa. In qualità di esperto dell'argomento ha collaborato con diverse istituzioni come il MuCEM, l'Unesco e l'Istituto del Mondo Arabo.

Il fenomeno raccontato da Louis è, come noto, nato a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Si è fatto strada, in quel decennio, un nuovo modo di concepire il ruolo del tifoso. Sugli spalti sono comparsi striscioni dalle scritte con delle scritte singolari: "Commandos". "Fossa", "Ultras" o ancora "Brigate". Gli ultras, tifosi oltranzisti, si sono appropriati di uno spazio, hanno creato delle regole e si sono ritagliato un ruolo di primo piano all'interno dello stadio. Le Curve sono diventate, da allora, il luogo di veri e propri spettacoli colorati, che si svolgono in concomitanza con l'evento sportivo. A cinquant'anni dal suo debutto, la cultura ultras ha perpetuato e rinnovato il proprio successo tra i tifosi di tutto il mondo. La fedeltà alla propria squadra ha spinto gli ultras a innovare e a proporre, con il loro tifo, uno spettacolo nello spettacolo. Al dilagare della violenza, essi oppongono innanzitutto creatività, autonomia, rifiuto della mercificazione del calcio e critica della repressione.