Benevento

(f.s.) “Plusvalenza” è la parola del giorno. Oggi sanno tutti cos'è, soprattutto nel calcio hanno scoperto questo aspetto dell'economia. Recita Wikipedia “la plusvalenza è un aumento di valore entro un determinato periodo di tempo di beni immobili (ad esempio abitazioni) e di valori mobiliari (ad esempio azioni)”. Nel calcio molto semplicemente è l'incremento di valore che può assumere un giocatore dopo il suo acquisto. Quella “plusvalenza” sarà manna dal cielo per i bilanci sofferenti di tante squadre. Sembra materia semplice, ma diventa complessa nel calcio, perchè la valutazione di un giocatore è soggettiva: se si compra "mister x" a un milione d'euro e dopo un campionato fantastico lo si vende a venti milioni sarà sempre il frutto di una domanda e un'offerta che si sono incontrati. L'inghippo sta nel “gonfiare” le plusvalenze e mettere in scena cessioni fittizie. Esempio: “mister x” acquistato a un milione è in realtà un giovane sconosciuto, che tale rimane anche dopo un anno di calcio nella nuova squadra e quando viene ceduto a venti milioni appare evidente che la sua valutazione sia stata alterata. 

Intorno a questi meccanismi controversi si è scatenata da tempo la Procura Federale e oggi, dopo aver deferito ben 11 società (di cui 5 di A) inizierà a Roma il processo sportivo. Va detto subito che dal deferimento si evince che a rischiare più di tutte sono per ora solo due società di serie B, il Pisa e il Parma (le altre rischiano solo sanzioni pecuniarie). Entrambe sono accusate, come le altre, di aver gonfiato il valore delle plusvalenze, ma per loro, e solo per loro, quella voce di bilancio gli ha permesso di iscriversi al campionato. Sembra dunque che la Procura Federale abbia intenzione di chiedere per Pisa e Parma una penalizzazione importante, che sia afflittiva per la classifica attuale. La battaglia in aula sarà lunga ed aspra, vedremo come finirà. La fine del processo è attesa per venerdì, le sentenze dopo Pasqua.