Incredulità, dolore, ma neppure troppo stupore. Così si è svegliata Torre del Greco dopo che un litigio tra ragazzini è sfociato in un omicidio. La cittadina piange la vittima, il 19enne Giovanni Guarino, la famiglia è molto conosciuta per diverse attività nel comune napoletano. Lui è descritto come un bravo ragazzo, educato.
Amici e familiari vegliano l'amico ferito, danneggiato il pronto soccorso dell’ospedale Maresca, dove è ricoverato in gravi condizioni. C’è un via vai di giovanissimi in motorino. La gente in strada, in via Giacomo Leopardi osserva polizia e giornalisti, come se guardasse, con curiosità, il set di un film.
“Non pensavamo mai una cosa del genere” racconta la titolare del bar che si trova di fronte al parcheggio delle giostrine dove si è consumato il delitto, “pensavamo alle solite ragazzate, stavamo chiudendo, c’era confusione, poi stamattina abbiamo capito cosa era successo, da mamma mi dispiace per il ragazzo, non sappiamo cosa altro dire, una tragedia, non si può arrivare a tanto, siamo sconvolti”. “Vedete tutta questa attenzione, le autorità, le forze dell’ordine? Chi le vede mai, siamo abbandonati, non c’è controllo, i miei figli sono andati via, qui non ci vogliono vivere”, racconta con rammarico un anziano.
La rabbia supera il dolore per la giovane vita spenta in un giorno di festa. “Chi esce con un coltello, vuole uccidere, c'era premeditazione allora, un bravo ragazzo non esce di casa armato, dove andremo a finire?” commenta un altro cittadino di Torre del Greco. La richiesta di tutti è che si sia più attenzione da parte delle forze dell'ordine, da parte di chi amministra il territorio. C'è paura, raccontano i torresi, a volte anche di far uscire i propri figli per passare del tempo con gli amici. La maestosità del Vesuvio, il brillio del mare, il fascino della città del corallo, stridono ancora una volta con il degrado e l’abbandono di queste zone.