Amalfi

Dovranno rispondere di truffa, riciclaggio e possesso di documenti falsi le due persone denunciate dai carabinieri della Compagnia di Amalfi. Secondo la ricostruzione, effettuata anche grazie all'ausilio dei militari della Tenenza di Ercolano, i due avrebbero acquistato colombe pasquali con carte di credito clonate. L’operazione è scaturita da una denuncia sporta, a Roma, dalla proprietaria di una carta di credito usata, in maniera fraudolenta, per acquistare colombe pasquali per oltre mille euro presso una nota pasticceria artigianale della Costiera. Immediatamente sono scattate le indagini che hanno messo in risalto alcuni ordini, aventi lo stesso indirizzo di destinazione, nel comune di Ercolano, ma pagati con carte di credito intestate a persone residenti al centro-nord Italia. I carabinieri, seguendo il corriere durante le consegne, sono giunti nei pressi dell’obiettivo individuato e dopo un attento servizio di osservazione, sono intervenuti durante lo scarico dei prodotti dolciari, presso l’abitazione degli acquirenti.

È stata eseguita la perquisizione personale e domiciliare dei soggetti presenti, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia. Nella casa è stato possibile scovare una vera e propria base operativa utilizzata per effettuare le truffe, con ben due computer, una quindicina di cellulari di vario tipo, oltre 80 ricevute di ricariche telefoniche già effettuate ed alcune carte di credito. Il modus operandi dei malfattori è semplice: per telefono, con artifizi e raggiri, acquisiscono i dati sensibili delle carte di credito delle loro vittime, dopo di che le usano per acquistare i prodotti di loro interesse, in questo caso colombe pasquali “griffate”, ed infine, una volta ricevuto l’ordine, immettono sui mercati illegali queste prelibatezze di qualità a prezzi nettamente inferiori.

I carabinieri hanno rinvenuto in casa anche alcuni dolci che, da un’analisi del codice di tracciamento, facevano parte di un lotto già consegnato e per cui il quale vi era stata la denuncia di clonazione della carta che ha dato il via al l’indagine. Come se non bastasse, in possesso di uno dei due è stata trovata una patente contraffatta. Vista la situazione, tutto il materiale informatico è stato sottoposto a sequestro penale per altri accertamenti volti ad individuare ulteriori truffe già compiute. Tutta la “refurtiva” invece è stata restituita alla pasticceria vittima del raggiro. Gli atti redatti infine sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.