Ariano Irpino

E' una settimana santa cominciata davvero tristemente per Ariano Irpino. Ancora un suicidio dal ponte della panoramica, ancora un morto purtroppo. "Una guerra persa - come ha detto Filippo D'Alessandro - titolare dell'attività commerciale che si è ritrovato ancora un cadavere davanti all'ingresso dopo l'ennesimo tragico volo. Non abbiamo più parole, siamo affranti, impotenti, delusi dal silenzio delle istituzioni."

La vittima è un 66enne, vedovo da pochi mesi e padre di due figli residente in una contrada del tricolle. Un grande lavoratore. Una persona sempre gioviale e premurosa. Una famiglia di persone semplici e oneste. Neppure il tempo di riprendersi dalla morte della moglie, avvenuta solo pochi mesi fa, che è arrivata una nuova e inaspettata sciagura.

Sul posto 118 e carabinieri. Tutto inutile. Nessuno si è mai salvato dopo un volo simile da quel ponte che continua ad essere maledetto.

Sul luogo della tragedia il medico legale Oto Macchione su disposizione della procura di Benevento. Salma sotto sequestro, trasferita nell'obitorio dell'ospedale Frangipane per gli accertamenti medico legali. Una lunga e tristissima sequenza di morti. Se ne contano purtroppo sette fino ad oggi. L'ultima fine atroce, lo scorso 18 febbraio, quando a perdere la vita era stato un 59enne del luogo, macchinista ferroviario, sposato e senza figli. 

Per le opere di messa in sicurezza, c'è un progetto esecutivo, immediatamente realizzabile redatto da un'associazione in collaborazione con l'area tecnica del comune che avrebbe ottenuto tutti i pareri necessari e la prossima settimana dovrebbe essere approvato in giunta. Burocrazia come sempre lenta. Si spera che sia la volta buona per realizzare quest'opera attesa da anni. E' un dovere morale verso le tante famiglie segnate dal dolore e verso chi continua ad assistere impotente a scene del genere davanti ad una propria attività. Non c'è più tempo da perdere.  E ora come sempre, qualcuno dirà ancora una volta che non è il ponte la causa di queste tragedie, serve ben altro, ma intanto eliminiamola e per sempre questa possibilità di morte certa e atroce da questo maledetto viadotto. Facciamo questo tentativo una santa e buona volta.