Benevento

(fra.san.) Il “calcio parlato” è una parte fondamentale di questo sport: i salotti, i commenti dei critici, persino le esternazioni degli allenatori appassionano gli sportivi di tutto il mondo. Questo, ovviamente, vale anche per il campionato di serie B. E allora dopo che le due di testa della cadetteria si sono rivelate “umane”, con la Cremonese che ci ha rimesso addirittura le penne a Frosinone, tutti si sono messi in attesa di un bel ragionamento su ciò che potrà accadere ora. Certi calcoli del resto li sanno fare anche i bambini: battendo il Vicenza, il Benevento toccherebbe quota 60 in classifica e, lo diciamo incrociando le dita, se vincesse anche il recupero del 14 a Cosenza si ritroverebbe a 63, vale a dire a pari punti con la squadra di Pecchia. Anzi sarebbe addirittura avanti, grazie alla differenza reti. 

Chiederlo a Fabio Caserta nella conferenza stampa pre-partita appariva doveroso, ma, conoscendolo, era anche abbastanza scontato che non sarebbe caduto in tentazione: “La classifica? Semmai la guarderò all'ultima giornata. O alla penultima”. Un'amabile bugia? Può essere, ma come si fa a dargli torto? Questo finale di stagione, per il Benevento più che per altri, è come camminare su un filo d'acciaio a 50 metri di altezza. Non si può sbagliare niente, neanche le dichiarazioni. E' vero, per altro, che per battere il Vicenza serve una concentrazione feroce. Niente voli di fantasia, quelli possono farli la tifoseria e anche i giornalisti. Ma allenatore e giocatori devono pensare solo a fare il meglio nella partita che devono giocare.

Dunque nessuna sorpresa nelle parole del mister. Che ha lasciato ancora ai box Lapadula (in condizioni non ottimali) e finirà per schierare lo stesso undici iniziale delle ultime due partite. “Voi pensate sempre all'undici di partenza, come se la panchina non contasse nulla. Invece anche lì ci sono giocatori in grado di fare la differenza”, ha “bacchettato” Caserta, ricordando che con le 5 sostituzioni si può stavolgere una squadra. Parole sagge e opportune in questo momento della stagione. Se alla fine tutto andrà come ogni amante della Strega spera, magari sarà quello il momento in cui il tecnico di Melito Porto Salvo ammetterà che, in fondo, lui la classifica l'ha sempre guardata.