Napoli

Avanti tutta, con la carica di 50mila cuori azzurri pronti a pulsare all'unisono in un “Maradona” sold-out, che, per la prima volta dall'intitolazione a El Pibe de Oro, non avrà limiti di capienza. Arriva la Fiorentina per la prima di sette finali scudetto. Domani, alle 15, il Napoli torna in campo dopo il fondamentale successo per 3-1 a Bergamo, contro l'Atalanta, per provare a piazzare il sorpasso al Milan e mettergli pressione (i rossoneri saranno di scena alle 20,45 a Torino, contro l'undici allenato da Juric), ma anche per vendicare, sportivamente parlando, l'eliminazione in Coppa Italia, tra le mura amiche, firmata nel corso della stagione dalla Viola nei tempi supplementari degli ottavi di finale.

Caccia alla quarta vittoria consecutiva e pure alla quarta nelle ultime nove partite casalinghe in Serie A: è proprio a Furigrotta che Insigne e compagni devono, paradossalmente, cambiare passo per dare sostanza ai sogni tricolore. Spalletti, che deve rinunciare allo squalificato Anguissa; agli infortunati Di Lorenzo, Ounas e Petagna, può contare su Osimhen, pienamente recuperato, in attacco. Il bomber nigeriano sarà supportato, con buona probabilità, da una batteria di trequartisti composta da Politano, in vantaggio nel ballottaggio con Lozano, Zielinski e il già citato capitan Insigne.

A centrocampo tornerà titolare Fabián Ruiz, sacrificato sull'altare dell'equilibrio tattico nelle ultime due partite: lo spagnolo farà coppia con Lobotka. In difesa rientrerà dalla squalifica Rrahmani e andrà a ricomporre con Koulibaly la diga centrale davanti a Ospina. Sulle corsie laterali spazio a Mario Rui, a sinistra, e Zanoli, meritevole di conferma, a destra.