Airola

Un momento di preghiera, di riflessione e di cammino penitenziale. E' la Via Crucis che si è tenuta nel carcere minorile di Airola, alla quale hanno preso parte i 29 ragazzi ospiti dell'Istituto, i docenti, gli educatori e il personale. Guida spirituale il parroco, don Liberato Magliano, alla presenza del direttore dell’istituto, Marianna Adanti e con la partecipazione degli avvocati Giovanna Perna, dell’Osservatorio carcere Regione Campania, e Nico Salomone, segretario della Camera penale di Benevento.

I ragazzi dell’Istituto hanno “ripercorso il doloroso cammino delle loro vite segnate dal momento dell’arresto vissuto con grande dolore, dalla lunga meditazione avvenuta in carcere, dalla voglia di vendetta e dai momenti di scoraggiamento, dai ripensamenti, dalla riscoperta dei valori dell’amicizia e della condivisione degli spazi, della gioia e dei dolori, dal desiderio di essere una persona migliore, dalla privazione dei diritti civili, dal coraggio necessario per credere in se stessi e per rialzarsi dopo essere caduti, dalla negazione delle libertà, dal percorso di rinascita dopo gli errori, dal valore della vita che va amata pensando alle sofferenze quotidiane delle madri, proprio come le 14 Stazioni che hanno ripercorso il doloroso cammino di Gesù, culminato con la Crocifissione sul Golgota”..

Il direttore dell’Istituto ha rivolto un augurio speciale di una Pasqua di Resurrezione alle famiglie, ai figli ed ai nipoti dei 29 giovanissimi, i cui volti, ha dichiarato, “non sono “anonimi”, ma sono lo specchio di una Resurrezione che insegna a valorizzare tutto ciò che si ha ed in particolare la libertà”.

Significativo l'appuntamento conclusivo, con il lancio dei palloncini dai colori della Nazione ucraina nel cortile dell’Istituto, affinché l’umanità continui e regnare nel mondo.