Caserta

"Il 23 marzo a seguito di un bellissimo dibattito nella nostra sede, abbiamo annunciato che avremmo presentato una mozione con l'obiettivo di aprire una discussione sui servizi pubblici, contro le privatizzazioni e per lo stralcio dell'articolo 6 del ddl Concorrenza." Lo scrive in una nota Caserta decide.

"Ci siamo. La nostra mozione, da poco presentata dal consigliere Raffaele Giovine e firmata anche dai consiglieri Romolo Vignola e Dino Fusco, parte da un'idea di fondo centrale: i servizi erogati dal Comune devono rimanere pubblici. "Purtroppo a Caserta, quasi tutti i servizi sono già esternalizzati e gestiti da aziende private a causa del dissesto finanziario." dichiara Raffaele Giovine, consigliere comunale di Caserta Decide. "La bassa qualità di questi è però sotto gli occhi di tutti. Chiediamo che essi vengano gradualmente internalizzati, per far sì che sia il comune a garantire qualità e universalità di ogni servizio."

"Con la nostra mozione chiediamo che il consiglio comunale impegni la Giunta e il sindaco a comunicare al Governo la richiesta di stralciare dal ddl Concorrenza l'articolo 6 che obbligherebbe i Comuni a privatizzare i servizi pubblici." prosegue Giovine. "Mantenere i servizi pubblici non è semplicemente una scelta ideologica: un servizio privato tende ad essere più costoso per l'ente e per i cittadini e non esistono prove che porti ad un aumento della qualità; un servizio pubblico invece persegue gli interessi della collettività e non del profitto per pochi, si inserisce all'interno di scelte politiche di ampio respiro, in cui gli enti locali hanno pieno protagonismo.

Se tutti i servizi sono privati, a che serve un Comune? Inoltre, con la mozione chiediamo che il Comune di Caserta apra immediatamente un tavolo di concertazione con l'azienda privata che gestisce il servizio idrico, con gli amministratori di condominio e con i sindacati degli inquilini. Troppe volte infatti l'azienda ha staccato il servizio idrico ad alcuni condomini per piccole situazioni di morosità. Non possiamo assolutamente permetterlo: il Comune deve tornare ad essere decisore centrale sui servizi pubblici per garantire i diritti a tutta la cittadinanza."