Avellino

Andare avanti con la difesa a 3 o passare alla linea a 4, magari mettendosi a specchio con i prossimi avversari? L'Avellino è di fronte a un bivio tattico a poche ore dalla trasferta al “San Nicola” contro la capolista Bari, aritmeticamente in Serie B da domenica scorsa grazie al successo per 1-0 al “Francioni” contro il Latina, maturato grazie a un gol del solito Antenucci. Le lancette corrono verso le 17,30 di domenica prossima; verso la gara valida per la trentaseiesima e terzultima giornata del girone C di Serie C. Una partita cruciale per i biancoverdi, tornati in piena lotta per il secondo posto; appaiati a quota 62 punti in classifica al Catanzaro (avanti per gli scontri diretti e impegnato Foggia) e, in fondo, di fronte pure di fronte a un'altra doppia strada da imboccare, oltre a quella che conduce a una scelta meramente tattica: privilegiare l'equilibrio o osare per provare a piazzare un colpaccio che potrebbe rivelarsi determinante per la conquista del miglior piazzamento in ottica playoff?

Ieri Gautieri, che questa mattina ha approfittato delle porte chiuse al “Partenio-Lombardi” per lavorare lontano da occhi indiscreti, ha edotto i suoi uomini su come difendersi dagli attacchi dei pugliesi, prima schierando Silvestri, Scognamiglio e Bove davanti a Forte, con Rizzo e Mignanelli a dar man forte sulle corsie laterali, in fase di non possesso; poi, provando una linea a 4 con Ciancio, Dossena, Bove e Tito. Nel contempo, in attesa del recupero di Maniero, che prosegue il suo programma di riatletizzazione, le prove generali hanno interessato pure l'attacco, testato in formato tridente con Kanoute, Murano e Di Gaudio, e, successivamente, con il fantasista palermitano alle spalle del tandem Kanoute, Murano.

A chiudere il cerchio un ballottaggio in mediana: se Kragl e Aloi sono certi di una maglia, Carriero, Matera e De Francesco si contendono l'ultima e a essere preferito, per la terza partita di fila, potrebbe essere quest'ultimo permettendo ad Aloi di fungere da mezzala, nel ruolo che predilige.L'ex Reggina agirebbe in cabina di regia, in mezzo al campo o davanti alla difesa, nel caso dell'adozione di 4-3-1-2, disegnando un rombo a centrocampo con il concomitante accentramento di Di Gaudio dall'esterno sinistro alla trequarti, in posizione centrale, per creare scompiglio e imprevedibilità. Per ora carte coperte, presto sarà il momento di scoprirle. Sarà un Avellino formato all-in sotto gli occhi di trentamila spettatori?

Avellino, il bivio tattico.

Avellino (3-5-2): Forte; Silvestri, Scognamiglio (Dossena), Bove; Rizzo (Ciancio), Aloi, De Francesco (Carriero / Matera mezzala destra con Aloi centrale), Mignanelli; Kanoute (Di Gaudio), Murano. All.: Gautieri.

Avellino (4-3-1-2): Forte; Ciancio, Silvestri, Bove (Dossena), Tito; Aloi, De Francesco (Carriero / Matera mezzala destra con Aloi centrale), Kragl; Di Gaudio; Kanoute, Murano. All.: Gautieri.