Benevento

Finalmente Mattia Viviani. Era dal dieci dicembre scorso che il centrocampista non scendeva in campo. Quattro mesi lunghissimi, condizionati da un’ernia inguinale che ha privato Caserta di uno degli elementi che più ha brillato nel girone d’andata. Con lui a centrocampo, aveva trovato l’assetto giusto nelle ultime gare giocate nel 2021. L’infortunio ha scombussolato i piani, con il tecnico che ha dovuto ricercare col tempo meccanismi, sinergie di reparto e nello sviluppo della manovra. Adesso Viviani c’è e col Vicenza ha giocato negli ultimi venti minuti, rappresentando senza dubbio un “rinforzo” di rilievo per la Strega in vista del rush finale. 

Quanto sono stati difficili gli ultimi mesi?

“Davvero tanto. Recuperare e partire da zero è stato difficile sia fisicamente che mentalmente. Vedere i compagni allenarsi e giocare senza avere la possibilità di aiutarli è stata davvero una mazzata. Adesso sono pronto a dire la mia”. 

Pensi di esserne uscito rafforzato mentalmente? 

“Certamente, ne esco sicuramente più forte. Davanti a me avevo uno scoglio difficile da superare e mentalmente non mi ha mai abbattuto”. 

Cosa hai provato quando sei entrato in campo al Granillo?

“È stata una liberazione. Mi mancava tantissimo il campo e giocare con i miei compagni”.

Adesso com’è la tua condizione?

“Mi sto allenando con continuità, ovviamente mi mancano i minuti che si possono accumulare solo giocando. Spero di essere protagonista. Il mio obiettivo è quello di riuscire a ripropormi sui livelli visti prima dell’infortunio. Ho tanta voglia di fare”. 

In questi quattro mesi come hai visto la squadra da “spettatore”?

“Ci sono stati alti e bassi. La gara col Pisa è stata molto importante, ha dimostrato che quando le partite sono decisive non le sbagliamo mai. Questa è una squadra matura, pronta a tutto per vincere. La rosa è formata da tanti calciatori bravi e di qualità, non è semplice per il mister scegliere”. 

Cosa ti aspetti dal match col Vicenza?

“Sarà una gara difficile. Verranno a Benevento per cercare di fare punti, quindi non dovremo sottovalutare nulla perché le insidie non mancheranno”. 

Credi che questo ritmo forsennato, al di là di ciò che ti è accaduto, possa essere la causa principale degli infortuni dei calciatori?

“Giocare ogni tre giorni è impegnativo. Questo influisce sulla resa dei calciatori e ovviamente fanno aumentare stanchezza e infortuni. Credo che in questo finale si sentirà molto il peso delle gare ravvicinate”. 

E infatti col Frosinone si era arrivati al termine del tour de force col Benevento fortemente condizionato da una condizione non ottimale. 

“Ero rientrato da poco, avevamo calciatori contanti con tanti appena rientrati dal Covid. Non cerchiamo alibi, ma quanto successo a Frosinone è stato condizionato molto da questo aspetto, tant’è che col Pisa eravamo un’altra squadra”.

Quale compagine ti ha impressionato di più?

“Il Lecce è la squadra più forte”.

Credi che il Brescia possa essere una mina vagante dopo l’esonero di Inzaghi?

“È una squadra imprevedibile, anche per delle scelte strane. Conosco bene Corini, è un bravo allenatore che dà una certa identità alla squadra. Anche Inzaghi stava facendo bene”. 

C’è molto equilibrio in questo campionato, secondo te quale sarà l’ingrediente giusto per spuntarla?

“La condizione fisica. Chi starà meglio in queste ultime partite riuscirà a conquistare il maggior numero di punti. Dopo un campionato così difficile, conterà tanto la lucidità per arrivare davanti a tutti”. 

Il vostro obiettivo è la promozione diretta, questo è fuori discussione. Ma pensate anche ai play off?

“Vogliamo vincerle tutte, puntiamo ad andare in serie A senza passare per gli spareggi. Poi se non riusciremo nell’intento, saremo pronti ad affrontare i play off. Adesso siamo concentrati per arrivare nelle prime due posizioni”. 

Rifaresti la scelta di Benevento?

“Assolutamente sì, è stata la scelta perfetta. La squadra è molto forte e ha grosse ambizioni. La rifarei altre cento volte”.