Prosegue il monitoraggio Arpac sul territorio irpino per la qualità dell'aria. Nel prossimo mese la centralina mobile stazionerà a Grottolella, comune strategico a ridosso dell'area industriale di Pianodardine e della valle del Sabato.
Per il direttore Arpac Stefano Sorvino "siamo di fronte a un'area dove insistono criticità significative. Qui c'è una situazione da attenzionare costantemente, peraltro comune al resto della Regione e a parte del territorio nazionale. Bisogna intervenire, serve farlo con misure integrate tra i Comuni, non serve muoversi in maniera singola bensì un mix di azioni per mitigare il fenomeno, obiettivo assolutamente necessario".
"Non è mio compito esprimere giudizi o valutazioni sulle misure adottate. Devo dire che una certa sensibilità e consapevolezza del problema c'è, in particolare da parte della Prefettura e dell'amministrazione provinciale che hanno adottato delle importanti iniziative di Area Vasta. Poi, ovviamente, gli interventi devono essere i più incisivi e convinti possibili".
I risultati del monitoraggio in corso in questa specifica area del territorio di Grottolella contribuiranno alla definizione di un quadro approfondito di conoscenza della distribuzione dei principali inquinanti atmosferici nell’hinterland avellinese, integrando una disponibilità di dati che è già ampia grazie alla storica presenza di tre stazioni fisse di monitoraggio ad Avellino (due in centro e una presso l’impianto Stir della zona industriale di Pianodardine), una stazione fissa nella zona industriale di Solofra, più le campagne specifiche realizzate in diversi comuni, ad esempio quelle effettuate nella cintura urbana del capoluogo irpino (Atripalda, Mercogliano, Monteforte) a cui ha fatto seguito il monitoraggio simultaneo nell’Alto Sarno dell’inquinamento atmosferico a Montoro e Solofra e infine nel comune di San Michele di Serino.
"Questo territorio ha già dato – tuona il sindaco di Grottolella Antonio Spiniello – basta con nuovi insediamenti industriali. Ho avuto un incontro con il presidente dell'Asi Pasquale Pisano per chiedere che questo territorio venga stralciato dal nuovo piano regolatore del Consorzio industriale. Qui abbiamo bisogno di riqualificare e non di opprimere con altre fabbriche. Si sono insediate fabbriche molto inquinanti, basta passare in quell'area per vedere gli effetti prodotti dall'inquinamento da vent'anni a questa parte. C'è l'impianto di depurazione a Manocalzati, l'uscita del casello autostradale, ci sono gli abbruciamenti in una zona agricola ad alta coltivazione, soprattutto nocelleti. Ora è arrivato il momento di riqualificare. Bisogna innanzitutto salvaguardare la salute dei nostri concittadini perchè i dati scientifici ci dicono che stanno aumentando in maniera preoccupante le patologie tumorali".