Era accusato di aver stoccato in un garage rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, una tipologia non rientrante nel suo campo di azione, ma è stato assolto per non aver commesso il fatto. Lo ha sentenziato il giudice Graziamaria Monaco al termine del processo a carico di Giovanni Noviello, 29 anni, titolare di una ditta con sede ad Arpaia che si occupa di raccolta e trasporto di materiali ferrosi e non.
Difeso dall'avvocato Mario Cecere, il giovane era stato chiamato in causa dopo un sopralluogo nell'aprile del 2019 in un locale assegnato al padre, incluso in un insediamento di edilizia popolare di proprietà del Comune di Arpaia. All'interno del box era stato rinvenuto un fusto di ferro della capacità di 200 litri, riempito per tre quarti di schede elettroniche, classificabili come rifiuti speciali pericolosi, sistemati senza autorizzazione. Da qui la contestazione a suo carico, dalla quale è stato assolto.