"L'omicidio non è recente, una delle vittime forse colpita con una forchetta".
Il Pm Amedeo Sessa è giunto intorno alle 14 a Mercato San Severino, facendo un sopralluogo nell'appartamento in cui si è consumato il duplice omicidio di Clara De Santis e Debora De Vivo ad opera di Giovanni De Vivo, figlio della prima e fratello della seconda
Una tragedia per la quale uno dopo l'altro i residenti del corso Diaz si sono riversati in via Cacciatore, nella traversa in cui è situata la palazzina incriminata, per capacitarsi di cosa fosse accaduto.
Emergono, nel frattempo, inquietanti dettagli sul massacro, riferiti dallo stesso magistrato: "L'ipotesi è quella dello strangolamento, ma una delle due vittime potrebbe essere stata colpita con una forchetta ritrovata sul posto. I cadaveri si trovano uno per terra e l'altro sul letto. Il delitto potrebbe risalire alla giornata di ieri, anche se ad accertarlo sarà il medico legale".
Giovanni De Vivo, nel frattempo, si trova all'ospedale "Ruggi" di Salerno. Ai carabinieri non avrebbe manifestato segni di pentimento, né qualsiasi altra reazione. Sarebbe infatti in stato di evidente choc. In più, sarebbe stato trovato a sua volta ferito.
Un dettaglio che non ha certo lasciati indifferenti gli inquirenti (e i curiosi) è il salvadanaio a forma di maiale rinvenuto in bella mostra sulla ringhiera balcone, con una candela a fianco.
Redazione Sa