Avellino

Tanti bimbi, molti di loro hanno soltanto pochi mesi. Vivi per miracolo, in fuga dalla guerra il dramma dell'Ucraina non accenna a ridimensionarsi con numeri sempre crescenti anche in Irpinia.

Ivana, da qualche anno ad Avellino, ha accolto la zia Natalia e sua figlia Oxana, 13 anni in fuga da Ternopil.

Dal punto di vista strettamente sanitario l'Asl, fortunatamente, su screening, vaccinazioni e tamponi non sta riscontrando particolari criticità ma quello che colpisce è il lato umano di questa storia.

Un hub vaccinale che si trasforma in una sorta di parco giochi con peluche e costruzioni per regalare a questi bimbi con il terrore negli occhi momenti di svago e leggerezza e alleviare atroci sofferenze. 

E al ricordo dell'Irpinia è particolarmente legato il Ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba accolto ad Atripalda dalla famiglia ventre nel 1986 quando bambino fuggì dal disastro di Chernobyl mi accolsero con smisurato amore come fanno solo dei genitori - ha confidato Kuleba in un'intervista al Corriere della Sera.

E intanto l'Asl di Avellino ha comunicato i dati relativi all'accoglienza degli ucraini all'interno dell'hub allestito presso il Palasport e aggiornati alla data odierna: tamponi effettuati: 972; tamponi positivi: 12; STP effettuati: 850; vaccinazioni effettuate: 207.