Ad Avellino la pioggia battente ha impedito che potessero tenersi le manifestazioni programmate per il pomeriggio di ieri, in occasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, ma non di illuminare di blu la torre dell'orologio; la fontana di Bellerofonte e Palazzo Caracciolo. Un gesto simbolico per sensibilizzare la comunità nei confronti di un universo complesso. Sono 400, tra bambini e adulti, i soggetti autistici tra città capoluogo e provincia.
Nella mattinata di ieri, dinanzi alla sede dell'ASL locale, si è, invece, regolarmente svolta una manifestazione di protesta promossa dall'associazione InAu per chiedere una migliore assistenza e un tavolo tecnico, finalizzato a un confronto sulle esigenze delle famiglie: “La situazione ad Avellino e in provincia stenta a svoltare, a mio parere, perché non c'è la volontà da parte della manager dell'ASL locale, Mario Morgante, di voler cambiare. La Morgante crede che dopo aver appaltato il bando per l'autismo il problema sia stato risolto. Invece, con gli over 13 abbiamo grosse problematiche con cui fare i conti, sono totalmente abbandonati così come lo è mio figlio da ormai 5 anni: se questo significa fare assistenza ai ragazzi autistici, non vedo come possiamo continuare ad andare avanti. Le problematiche, poi, si ripercuotono anche sui più piccoli perché, attualmente, l'assistenza è carente, scarsa. Chiediamo di riprendere il tavolo tecnico, di sederci per tornare a parlare di tutto quello che è stato fatto e migliorarlo. Non vogliamo che venga smontato e buttato via tutto, ma dobbiamo migliorare, non peggiorare come abbiamo fatto negli ultimi anni”.
Nel contempo, il direttore generale dell'ASL, Maria Morgante, era a Sant'Angelo dei Lombardi presso il locale centro autismo: “È una struttura sulla qualche abbiamo scommesso qualche anno fa e che oggi sta raggiungendo i suoi risultati. Apprezzata sul territorio dalle famiglie. Abbiamo occupato quasi tutti gli spazi e i risultati che si stanno avendo, sono davvero ottimi. L’obiettivo dell’ASL è naturalmente quello di continuare a puntare su questo progetto e di migliorare sempre di più le nostre capacità professionali. Questi ragazzi hanno il diritto di essere assistiti”.