Tassa di soggiorno: si paga a partire dal prossimo 1° febbraio. La giunta comunale guidata dal sindaco Pasquale Carofano ha detrminato l’imposta, stabilendo le varie fasce relative ai pagamenti dell’imposta. Per le strutture alberghiere da 1 a 3 stelle stabilita la quota di 1 euro a pernottamento a persona; per gli alberghi oltre le 3 stelle l’imposta sarà di 2 euro per notte a persona. Per le strutture extralberghiere la quota della tassa di soggiorno è stata determinata in 0,50 euro. L’imposta - come previsto dallo specifico regolamento - è dovuta da soggetti non residenti nel Comune telesino, corrisposta per ogni pernottamento nelle strutture ricettive ubicate nel territorio comunale, fino ad un massimo di 15 pernottamenti consecutivi. Proprio l’aspetto relativo alla durata dei pernotti da pagare differenzia la cittadina termale telesina da altri centri termali del Bel Paese. Ad esempio a Chiangiano, in Toscana, l’imposta è applicata fino ad un massimo di 7 pernottamenti consecutivi. Nella cittadina senese, dove la tassa di soggiorno è applicata fin dal 2012, la quota per alberghi a 1 e 2 stelle ed agriturismi a 1 e 2 spighe è fissata in 0,50 euro; per gli alberghi a 3 stelle ed agriturismi a 3 spighe la quota è di 0,80 euro; per gli alberghi a 4 stelle la quota è di 1 euro. A Fiuggi, nota località termale della provincia di Frosinone, l’imposta è corrisposta fino ad un massimo di 6 pernottamenti consecutivi. Il regolamento dell’imposta nella città dell’acqua reputata miracolosa per le funzioni renali, prevede addirittura imposte diverse per cittadini italiani e stranieri, al fine di favorire l’afflusso dei turisti provenienti da fuori Italia. Per quanto concerne gli alberghi, queste le fasce: alberghi 1 stella 0,50 euro per italiani e stranieri; alberghi 2 stelle 0,80 euro (italiani), 0,50 euro (stranieri); alberghi 3 stelle 1,20 euro (italiani), 0,50 (stranieri); alberghi 4 stelle 1,50 euro (italiani), 1 euro (stranieri); alberghi 5 stelle 1,80 euro (italiani), 1,50 euro (stranieri). Il regolamento di Fiuggi, andato in vigore nella metà del 2012, prevede fasce di pagamento diverse per le residenze turistico - alberghiere, per gli alloggi agrituristici, campeggi a case appartamenti per vacanze: questo a dimostrazione di una cittadina in cui i flussi turistici termali sono sicuramente più consistenti e variegati. Restando in ambite di famose località termali, a Montecatini l’imposta - introdotta nel 2011 - è dovuta fino ad un massimo di 7 pernottamenti consecutivi. Per quanto concerne i costi per le strutture alberghie della rinomata località toscana si prevedono a cinque fasce: alberghi 1 stella 0,35 euro; alberghi 2 stelle 0,70 euro; alberghi 3 stelle 1 euro; alberghi 4 stelle 1,40 euro;? alberghi 5 stelle 1,70 euro. Ed anche in questo caso, come a Fiuggi, l’imposta è prevista su una vasta gamma di residenze extralberghiere. L’aspetto che colpisce maggiormente è il gravare dell’imposta fino a 15 pernottamenti. Un dato che differenzia Telese Terme dalle varie località che hanno applicato tale imposta. Un esempio per tutti è dato dalla città di Amalfi (la perla dell’omonima costiera) dove l’imposta di soggiorno è partita proprio quest’anno. La giunta, considerato l’appeal della cittadina, ha previsto imposte massime: hotel 5 stelle 5 euro; hotel 4 stelle 3 euro; hotel 3 stelle 1,50. Eppure la tassa è dovuta solo nel periodo 1 aprile - 2 novembre. Mentre è stato stabilito che la stessa è ridotta del 50% per soggiorni oltre il quarto giorno.
di Pasquale Carlo