Benevento

Gioca senza la protezione, torna a far vedere la sua cattiveria da combattente sul volto, segna il primo gol e fa sognare il Perù. Gianluca Lapadula dimostra di essere un giocatore che ha ancora molto da dire nel calcio, è un attaccante completo: concreto e capace di sacrificarsi per la squadra. Per queste qualità in serie A ha avuto anche le sue occasioni, ma poi si è dovuto "accontentare" di squadre che lottano per non retrocedere. Non riuscendo col suo contributo a non farle retrocedere. Le due squadre sono entrambe in B: Lecce e Benevento e di quest'ultima indossa ancora la maglia. Ma nella sfida forse più importante del campionato, quella col Pisa, non ci sarà. Sente fastidio alla caviglia, forse non potrà stringere i denti, avrà bisogno di riposare. In fondo la missione in Perù è andata a buon fine. Il Benevento può aspettare, la serie A? E' un obiettivo per pochi: in campo e sugli spalti. Non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, eppure se questa partita si fosse giocata all'Arena Garibaldi la risposta dei pisani sarebbe stata maggiore. Quest'anno va così: Glik che gioca stringendo i denti con la sua Polonia ed è costretto a mettere fine al campionato. Lapadula che torna con quel solito dolore alla caviglia che, ironia della sorte, torna a farsi sentire sempre e solo dopo le parentesi peruviane. Fortuna che Ionita ci sarà. E per dirla alla Caserta: "Questo Benevento dovrà dimostrare di essere più forte delle difficoltà". In fondo quest'anno la sfortuna è già passata più volte a riscuotere, ora potrebbe concedere una tregua.