Salerno

La sosta per gli impegni delle nazionali è servita a Ivan Juric per schiarirsi le idee in vista della ripresa del campionato che domani sera vedrà il suo Torino di scena in quel di Salerno, contro la formazione fanalino di coda del campionato. Tra giocatori assenti (Pobega, Djidji e Sanabria) e ballottaggi, come quello fra Berisha e Milinkovic-Savic tra i pali, il tecnico croato dà qualche informazione sull'11 che che manderà in campo all'Arechi: «Domani giocherà Berisha, nonostante l'errore sommesso con l'Inter. Per quanto riguarda la trequarti, l'assenza di Praet si è fatta sentire. Seck è una delle opzioni. Un'altra soluzione potrebbe essere Brekalo a destra, ma non è quella che preferisco. Le altre sono Lukic e Linetty». Sulla squadra allenata dall'ex Davide Nicola, Juric si è espresso così: «In casa fanno sempre delle buone prestazioni e infatti a Salerno hanno sofferto tutte le avversarie. Conosco bene Davide Nicola, è un ragazzo splendido e gli auguro di cuore il meglio».

Il Torino è arrivato alla sosta in un momento certamente non positivo. «Gli ultimi risultati hanno sminuito il lavoro fatto fino a gennaio, che a mio giudizio è stato eccezionale. In queste otto partite abbiamo preso 3 gol negli ultimi minuti e colpito 6 pali, oltre a subire 4 errori arbitrali. Sicuramente dobbiamo migliorare sotto diversi aspetti, ma il calcio è così».

Juric non ha risparmiato alcune frecciatine a qualche suo giocatore, come Belotti e soprattutto Ola Aina: «In casa Andrea fa sempre un certo tipo di partite ma deve migliorare nelle gare in trasferta, dove in alcune occasioni è stato inesistente. Per quanto concerne Aina, nel girone di andata ha avuto un rendimento eccellente, ma da quando è tornato dalla Coppa d'Africa non si è più allenato nel modo giusto». Juric ha infine commentato la mancata qualificazione degli azzurri ai Mondiali, dopo la sconfitta interna con la Macedonia del Nord: «La prestazione degli azzurri non è stata così negativa, visto che è stata l'Italia a fare la partita. I macedoni hanno fatto gol nel loro unico tiro in porta».

(ITALPRESS)