La Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma questa mattina, attraverso il pm Maria Colucci, si è espressa invece per il prosieguo dell'attività investigativa, legandolo alla mancanza, agli atti, di un dvd, danneggiato, contenente la deposizione di un figlio minore della coppia e l'interrogatorio dell'indagato. Una richiesta accolta dal gip Pietro Vinetti - l'inchiesta proseguirà per altri sei mesi -al termine della camera di consiglio convocata dopo l'opposizione della parte offesa, rappresentata dall'avvocato Michele Sarno, alla richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto procuratore Flavia Felaco nei confronti di un uomo della provincia di Avellino, difeso dagli avvocati Camillo Cancellario e Stefania Pavone, tirato in ballo da una indagine su una storia di presunti maltrattamenti e abusi sessuali ai danni dell'ex moglie.
Una vicenda come tantissime, nella quale sono incluse anche due denunce dell'indagato, che era però rimbalzata a livello nazionale, assurgendo al rango di “scandalo” per un passaggio delle motivazioni della scelta operata dalla dotoressa Felaco. E' quello in cui aveva scritto che è “comune negli uomini dover vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito (che nel caso di specie appare particolarmente amante della materia) tenta un approccio sessuale».Una valutazione contrastata dal legale della donna, alla quale erano seguite reazioni di ogni tipo.
Da qui la camera di consiglio di oggi, cui ne seguirà un'altra quando il lavoro degli inquirenti sarà concluso.