Ancora una denuncia di carenza di organico nell'Asl di Salerno. Sotto i riflettori diversi presidi ospedalieri della provincia. Per la Cisl Fp è necessario mantenere in servizio gli operatori necessari a garantire i livelli essenziali di assistenza almeno fino a quando non vengano effettivamente sostituiti, altrimento "C'è la possibilità di non riuscire a garantire qualità e quantità prestazionali degne di una sanità pubblica". Il Capo Dipartimento Sanità Pubblica Pietro Antonacchio ed il Segretario Provinciale Alfonso Dell Porta in una nota rendono nota l'ultima vicenda che ha riguardato 40 lavoratori interinali, non più prorogati.
"La programmazione e riorganizzazione dei servizi all’ASL Salerno avanza a passo di gambero. Anzi l’impressione è che si stia caratterizzando da un immobilismo pari al collasso. - scrivono i rappresentanti della Cisl Fp - L’ultima vicenda che caratterizza tale aspetto è stata quella che ha riguardato oltre 40 lavoratori interinali, se si considerano quelli i cui contratti in scadenza al 31 dicembre 2021 non sono stati più prorogati per operatori inseriti nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, Servizi Psichiatrici, Area Penale. Inoltre purtroppo su indicazioni di responsabili di settore i quali invece di valorizzare i servizi rendendoli monoprofessioni, come ad esempio l’area ginecologica ed ostetrica, sostengono modelli antiquati ed antichi a dimostrazione che nel terzo millennio chi amministra il complesso sistema sanitario sembrerebbe essere inadeguato a creare percorsi di miglioramento delle attività attraverso l’ottimizzazione organizzativa e la valorizzazione professionale."
"Presso l’Ospedale di Polla dove a 2 Ostetriche non viene rinnovato il contratto lasciando la Ginecologia e Ostetricia in balia delle onde dal mese di Aprile 2022 in attesa di nuovo personale reclutato da graduatoria di fuori provincia e che potrebbe non dare gli effetti previsti, tenuto conto che i candidati sono nella maggior parte dei casi non residenti nella nostra provincia. A Sapri sono state cacciate fuori senza sostituzione 3 ostetriche. Ne deriva che allo stato presso il reparto sono operative 4 Ostetriche di cui una Coordinatrice, 1 in malattia Covid, 1 con limitazioni per cui è esonerata dall’espletare attività in sala parto e 1 beneficiaria di Legge 104.
Appare evidente che se non si risolve la problematica nell’immediato a breve la struttura dovrà essere chiusa e le attività dirottate presso altre strutture, forse della Basilicata. A Battipaglia purtroppo di 7 unità mancanti, 6 per l’ospedale e una per il distretto, su 6 unità ne sono state sostituite solo 2 per il reparto nel mentre al distretto sanitario nessuna operatrice è stata reclutata. Stessa sorte per la UOSM di Cava dei Tirreni/ Costiera dove l’infermiere non è stato sostituito per cui saranno oltre 1500 le ore di straordinario occorrenti per garantire la continuità assistenziale", l'analisi.
"Continuare a sottolineare l’assenza della direzione strategica dell’ASL Salerno oramai sta diventando una consuetudine anche troppo stucchevole - dichiarano Pietro Antonacchio Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Alfonso Della Porta Segretario Provinciale della CISL FP di Salerno - Certo che il territorio salernitano meriterebbe maggiore attenzione soprattutto da parte dei sindaci di alcune cittadine ove sono ubicate strutture sanitarie. Purtroppo oltre all’ASL sono anche loro i più pericolosi assenti".